25/03/2018 – L’11 giugno del 1928 viene inaugurata la nuova Arena Borghesi, ristrutturata dopo l’incendio dell’anno precedente. È una lezione d’urbanistica. La stampa dell’epoca descrive un teatro inserito “nella verde cornice di alti alberi che le fanno corona e che la rendono ambito luogo di ristoro nelle serate estive”. Un’architettura del paesaggio, fatta di mattoni e grandi alberi, organica al contesto del Viale Stradone. A 90 anni da quell’inaugurazione, l’Arena Borghesi è ancora un teatro immerso tra imponenti tigli e due grandi tassi. Un giardino alberato che è l’essenza di questo luogo. Ma l’anniversario rischia di essere “celebrato” col cemento. Se il progetto di ampliamento del confinante supermercato Conad sarà realizzato, l’ampio spazio alberato verrebbe distrutto e occupato dalla nuova costruzione. Contro quest’ipotesi, Legambiente di Faenza, con l’adesione di Italia Nostra, ha organizzato una Giornata del paesaggio; una festa di piazza per la difesa dell’Arena Borghesi. In Piazza del Popolo sono ricomparsi i teatrini del “Red carpet”, già appesi sugli alberi del Viale Stadone, nel settembre 2016. Inoltre, i volontari hanno disteso dei cerchi di cartoncino rosso, sopra quelli in pietra, all’interno della greca della pavimentazione. Le sagome grigie di alberi, in pop up, e alcune “torte” di carta, collocate all’interno dei cerchi rossi, hanno dato forma al titolo della manifestazione: TORTA O CEMENTO, per l’anniversario dell’Arena Borghesi del 1928 ? I teatrini prendono forma da un gioco di pieghe, tagli e incastri, senza scarti. E “senza scarti”, deve essere mantenuta l’Arena Borghesi. L’iniziativa ha idealmente collegato due piazze: la Piazza del Popolo, centro civico della comunità e l’Arena Borghesi, una “piazza” speciale per lo spettacolo e l’incontro.