14/03/2018 – Il reddito di solidarietà è ancora tema di polemica per la Lega Nord. La denuncia arriva dal neo deputato del Carroccio Jacopo Morrone: “Una grossa fetta dei contributi erogati nel primo bimestre è stata incassata da famiglie di immigrati. Ancora una volta il Pd mette gli stranieri prima degli italiani” “Prima gli stranieri: è quanto accade anche a Faenza per quanto riguarda la distribuzione dei fondi stanziati dalla Regione per il Reddito di solidarietà (RES), nato con l’intento di rappresentare un contributo economico per persone e famiglie in gravi difficoltà economiche, a partire dagli anziani e che, invece, si è rivelato l’ennesima mancia a vantaggio degli stranieri”. “Per quanto riguarda gli importi disposti dalla Regione nel primo bimestre 2018 al Comune di Faenza a titolo di RES, non ci sono dubbi” – incalza Morrone – “il 58,75% dei fondi stanziati è stato erogato a favore di nuclei familiari stranieri che rappresentano il 12 % della popolazione residente. Su un totale di 14.268 € erogati al distretto faentino, più della metà, ovvero 8.381, 92 €, sono andati nelle tasche di stranieri”. Il reddito di solidarietà, per legge, è così ripartito: ai nuclei unipersonali spettano al massimo 80 euro al mese, alle famiglie composte da due persone 160 euro al mese, a quelle con tre persone 240 euro, a quelle con 4 persone 320 euro e ai nuclei formati da più di 5 persone vanno invece non più di 400 euro al mese. “Un metodo che, ovviamente, premia i nuclei più numerosi e proprio per questo la bilancia delle erogazioni pende a favore dei cittadini stranieri che, solitamente, hanno famiglie più numerose di quelle italiane. In altre parole, ai nostri cittadini non restano che gli spiccioli” spiega il consigliere regionale Pompignoli. “Siamo di fronte all’ennesima conferma che in questa regione a guida Pd gli stranieri vengono prima degli italiani” – conclude Morrone – “dal modo in cui è stato formulato il Reddito di solidarietà, alla luce dei criteri della ripartizione dei fondi, si evince chiaramente che la finalità ultima di questo strumento era quella di elargire mance agli stranieri e non certo quella di aiutare le nostre famiglie in difficoltà”.