I consiglieri della Lega, nel consiglio comunale di Cervia, hanno presentato un ordine del giorno dove elencano i disaggi e il degrado nel Borgo Saffi.

Ecco il testo integrale dell’Odg: 

“Oggetto: ODG – DEGRADO PERMANENTE DI BORGO SAFFI.

P R E M E S S O

– che le condizioni fatiscenti e di degrado degli edifici facenti parte del complesso di Borgo Saffi, ubicati in via Borgo Aurelio Saffi, sono annose, infatti sono ormai quasi venti anni che si susseguono lettere, e-mail, richieste e segnalazioni di ogni genere da parte dei condomini e proprietari privati indirizzate all’amministrazione comunale, allo scopo di chiedere interventi volti alla riqualificazione delle condizioni del Borgo, ma nulla di concreto è mai stato fatto, come testimoniano le effettive condizioni attuali del Borgo;

– che il complesso edilizio è stato riconosciuto di importante interesse storico e artistico ai sensi degli artt. 10, 13 e 128 del D.Lgs n. 42 del 22 gennaio 2004 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, con provvedimento n. 1523 del 12/05/2008, oltre che essere sottoposto al vincolo paesaggistico ai sensi dell’art. 142 del D.Lgs n. 42 del 22 gennaio 2004;

– che la città di Cervia fonda le sue radici in una vicenda urbanistica tanto unica quanto peculiare come poche realtà urbane nel nostro Paese: è una “città di fondazione”, cioè non è il frutto di modificazioni successive rispetto ad un impianto storico originale, bensì nasce in un periodo storico ben preciso (fra il 1698 e il 1714) per degli scopi ben definiti e pianificati, cioè l’aumento della produzione del sale e il miglioramento delle condizioni abitative/sociali dei lavoratori da sempre sfruttati nelle saline;

– che il suo tessuto urbano è razionale e ordinato secondo la rigida gerarchia sociale e si sviluppa all’interno di una configurazione perimetrale di “città fortificata”, tessuto urbano di cui le case dei salinari del quadrilatero e del Borgo Saffi ne costituiscono i tasselli compositivi e come tali devono essere salvaguardate e conservate;

– che le complicate vicissitudini dei vari passaggi di proprietà delle case del Borgo Saffi, dai Monopoli di Stato alla società Fintecna, da Pentagramma Romagna s.p.a. ora in liquidazione a CDP, che detengono la maggior parte delle proprietà del borgo, mentre le restanti altre sono di proprietà di privati;

C O S I D E R A T O

– che il CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO – sez. II “Misure di conservazione” recita all’Art. 30 “Obblighi conservativi” comma 3. “I privati proprietari, possessori o detentori di beni culturali sono tenuti a garantirne la conservazione”, mentre all’Art. 32 “Interventi conservativi imposti” comma 1 dispone “Il Ministero può imporre al proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo gli interventi necessari per assicurare la conservazione dei beni culturali, ovvero provvedervi direttamente”;

– che Borgo Saffi versa tutt’oggi in condizioni di pessimo stato di conservazione che si manifesta soprattutto sia nei prospetti principali e secondari, nelle strutture interne ed esterne (ricorso a puntelli e mantovane per scongiurare cadute dall’alto o dissesti strutturali) e in entrambi cortili comuni dei due edifici;

– che in linea con le disposizioni degli articoli sopracitati, è plausibile ritenere che sia il Comune di Cervia che il Ministero per i Beni Culturali abbiano tutti i titoli necessari per imporre alla società Pentagramma Romagna spa in liquidazione e Cassa Depositi e Prestiti, di provvedere a tutte quelle opere edilizie e strutturali necessarie per riportare le abitazioni di Borgo Saffi ai livelli minimi accettabili di sicurezza e di abitabilità, comprese quelle di restauro delle facciate dei fronti principali e secondari;

– che si ritiene essere veramente importante il tema delle facciate del Borgo, non solo dal punto di vista conservativo e di decoro urbano, ma anche dal punto di vista turistico come potenziale “biglietto da visita della città” essendo ubicato nel naturale prolungamento dell’asse urbano del quadrilatero, infatti non sono poche le volte che si sono uditi dei commenti dispregiativi nei confronti del borgo da parte di persone o turisti in passeggio lungo la strada;

– che questo degrado non si riscontra, purtroppo, solamente nei due complessi edilizi nelle parti finora descritte, ma anche nelle due aree esterne e nel capannone di pertinenza, alcune porzione della corte sono usate privatamente senza alcun titolo di proprietà;

Chiediamo al Sindaco e alla Giunta:

1- Che venga riattivato al più presto il confronto con Pentagramma in liquidazione, Cassa Depositi e Prestiti, e i residenti, al fine di trovare velocemente una soluzione allo stato di degrado in cui riversa Borgo Saffi.

2- Che il Sindaco relazioni regolarmente nella commissione competente, sull’evolversi delle trattative, sulle proposte avanzate e sulle soluzioni adottabili.

I Consiglieri Comunali: Enea Puntiroli, Daniela Monti, Stefano Versari”