“In data 21 aprile 2020 in piena emergenza Covid-19, durante i lavori in quota effettuati da una squadra operativa di Terna sul traliccio in via della Boaria, in prossimità della sede della famosa scuderia AlphaTauri e Stabilimento Giovanni Randi S.p.A . a Faenza, sono stati recuperati 4 pulli e 1 uovo di cicogna che sono stati affidati all’Associazione di volontariato Amici delle Cicogne della vicina Oasi delle cicogne Area rinaturalizzata e Centro didattico C.Gulmanelli di Faenza, per la notevole esperienza sulla specie Ciconia ciconia acquisita negli anni” afferma l’Associazione Amici delle Cicogne di Faenza. 

“Tale affido è stato effettuato dal Presidente Massimo Marendon del Centro Recupero Avifauna Selvatica CRAS RA1 RAVENNA, sentito il parere diretto e favorevole dell’ufficio del Servizio Territoriale Agricoltura Caccia e Pesca STACP di Ravenna Dott. Giovanni Mazzolani in contatto con l’Ing. Clori Mirko ed il Sig. Zattoni Sandro di TERNA AOT Firenze. Ma per quale motivo le cicogne faentine hanno costruito il loro nido proprio sopra al traliccio della linea elettrica e quando questo è avvenuto? Questa storia ha inizio nel periodo di Natale 2019, in una nottata particolarmente ventosa, quando uno dei nidi popolati dell’Oasi Faentina situato nell’area verde adiacente all’ingresso principale della sede della ditta Caviro Extra è stato divelto. Nonostante il ripristino del medesimo da parte degli operai Caviro, ditta particolarmente sensibile alle problematiche collegate all’Oasi, la coppia di cicogne che nidificava ormai da circa 15 anni in zona, ha preferito ricostruire un enorme nido sul traliccio di Terna. Al fine di evitare situazioni di pericolo per le cicogne e disservizi elettrici sulla linea, si è prontamente deciso di mettere in sicurezza il nido, grazie alla collaborazione di tutti gli uffici sopra menzionati, per la salvaguardia degli animali in questione” continua l’Associazione. 

“LA RINASCITA: Al momento tutti i pulli stanno crescendo e provvederemo al regolare inanellamento con il coinvolgimento del Parco della Vena del Gesso Romagnola, nella persona del Direttore Dr. Massimiliano Costa per conto dell’ Istituto Superiore per la Protezione Ambientale ISPRA, prima della loro graduale liberazione e comunque dopo visita medica di Andrea Dr. Bulzacca, Medico Veterinario di riferimento dell’Oasi delle Cicogne Faenza e/o di altro medico indicato dal CRAS RA1 Ravenna. Dal mese di giugno riprendiamo finalmente le visite guidate di piccoli gruppi presso l’Oasi (ricevuta in concessione dal Servizio Ambiente e Giardini del Comune di Faenza), con tutte le precauzioni previste per l’emergenza sanitaria” conclude l’Associazione.