“Arriva la risposta dell’Assessore regionale all’agricoltura, alimentare, caccia e pesca Mammi, che  bolla come fake news i previsti abbattimenti dei daini della pineta di Classe, ma basta la sua dichiarazione alla stampa per annullare una delibera regionale pubblicata sull’Albo Pretorio? Già, perché nella delibera di Giunta Regionale n.1060 del 24 agosto 2020 dal titolo: “Approvazione del piano di prelievo del daino in selezione, stagione  venatoria  2020-21”,  a  pagina 6  si  legge: “Richiamato  infine  il  parere  espresso  da ISPRA (…), con il quale si esprime parere favorevole sul prelievo del daino proposto per  la  stagione venatoria  2020–2021,  raccomandando  tuttavia,  considerata  la  bassa percentuale  di  realizzazione  dei piani di prelievo riferiti agli ultimi anni, l’adozione di tutti gli strumenti necessari ad assicurare un prelievo equilibrato in termini di classi d’età e sessi anche qualora non dovesse essere completato il piano  di  abbattimento autorizzato ed evidenziando l’opportunità di attivare il prelievo venatorio anche per il nucleo di daini della “Pineta di Classe”(RA) ricadenti nell’area contigua al parco cacciabile, al fine di contribuire all’eradicazione di tale nucleo” e  subito  dopo: “Ritenuto pertanto di provvedere all’approvazione del piano di prelievo in selezione del daino, così come indicato nell’Allegato 1 al presente atto, quale parte integrante del medesimo…”. E infatti, nell’allegato 1 si legge che nell’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) Ravenna 2 viene proposto l’abbattimento di 30 daini nel distretto P3 (zona ad ovest della Pineta di Classe) e di 203 daini nel distretto P4, quello della Pineta di Classe ed intorno alla preziosissima Riserva Naturale Statale di foce Bevano. Un totale di 233 capi che sarà possibile abbattere, di cui 32 cuccioli” spiegano Animal Liberation, C.L.A.M.A.  Ravenna  Onlus, Cruelty  Free,  Italia  Nostra  sezione  di  Ravenna, LAC Emilia  Romagna, LAV Bologna, LAV Modena, Lega  Nazionale per  la Difesa  del  Cane,  LEIDAA Modena, Movimento Animalista Modena, OIPA Ravenna, WWF Ravenna, le Associazioni firmatarie del comunicato. 

“Ricordiamo che la Pineta di Classe e tutta la zona circostante le pinete retrodunali della Riserva di  foce  Bevano  sono    zone  di  Parco  del  Delta del Po, ma classificate “pre-parco”, o “area contigua” proprio per permettere, dentro ad un parco, la caccia. Inoltre,  negli  articoli  di  stampa  del 26  settembre veniva  annunciato  che  ci  sarebbero  state  riunioni in Regionesull’argomento, e lo stesso si leggeva sui giornali l’8  ottobre, ribadendo, per la  settimana successiva, incontri in  via  Aldo  Moro. E’ stata inviata formale  richiesta di  poter  partecipare,  anche  solo come auditori, a  questi  incontri, e  pronta  è  arrivata  la  risposta,  solo a  mezzo  stampa, dell’assessore, il quale sostiene si trattava di bufale, che nessuna riunione era in programma e tantomeno gli abbattimenti deliberati ufficialmente dalla Giunta di cui egli fa parte, ma che invece si stanno studiando ricollocamenti dei  daini  altrove” continuano le Associazioni. 

“Assessori  che  smentiscono  atti  da  essi  stessi votati?  A meno  che,  nel  parlare  di spostamenti dei daini in altre zone dell’Emilia-Romagna, in effetti l’assessore stia parlando  ancora  una volta  di  abbattimenti,  dato  che  in  tutta  la  Regione è  prevista  la  soppressione di ben 3186  daini,  e  che quindi,  più che di trasferimenti,  si tratterà di  viaggi  della morte in  zone  dove le  uccisioni potranno aver luogo  senza  problemi” proseguono le Associazioni. 

“Leggiamo infatti  che  i  daini  saranno  spostati “dalle pinete ad altre aree della Regione dove la loro presenza si trova in contesto di ecosistema in equilibrio” e ci chiediamo: l’equilibrio del sistema come potrà essere mantenuto con l’immissione artificiale di altri animali da parte dell’uomo? Forse,  appunto, si  pensa  a  battute  di  caccia  in  trasferta?  Quanta  sofferenza,  denaro  e  tempo  sarebbero necessari per spostare duecento animali? Perchè non utilizzare fondi ed energie per installare IN PRIMIS dissuasori  ed  altri  sistemi  che  la  stessa  Regione  elenca  sul  proprio  sito,  previsti  prioritariamente  dalle leggi? Attendiamo   di conoscere cosa  risponderà ufficialmente l’assessore  all’interrogazione  della consigliera regionale Giulia  Gibertoni del  Gruppo  misto,  cheha  domandato chiarimenti  sulla  delibera 1060non appena l’ha vista pubblicata” concludono el Associazioni.