“Nel 2019, insieme al Reddito di cittadinanza, grazie al Movimento 5 Stelle fu varato un Piano straordinario di potenziamento dei Centri per l’impiego che in tre anni avrebbe dovuto portare all’assunzione a tempo indeterminato di 11.600 nuovi operatori e per cui venne stanziato 1 miliardo di euro. Purtroppo però troppe regioni italiane, che hanno la responsabilità della gestione operativa dei centri per l’impiego, non hanno sfruttato queste risorse palesando un’inaccettabile e vergognoso immobilismo”. Spiega il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti.

“Secondo i dati aggiornati al 31/12/2022 forniti dal Ministero del Lavoro in risposta ad una nostra interrogazione, il personale assunto a tempo indeterminato nei CPI italiani ammonta a 4.327 unità su 11.535 posti potenzialmente assegnati, ossia il 37%.

Il dato della nostra regione, l’Emilia Romagna, supera quello della media nazionale con 370 assunzioni su 655 posti assegnati, collocandola al sesto posto tra le regioni con una percentuale del 56%. Auspico e confido che si possa migliorare questo risultato affinché l’Emilia Romagna arrivi presto tra le prime tre regioni italiane”. Prosegue Croatti.

“Dai dati emerge altresì che le performance peggiori sono quelle di regioni amministrate proprio da quel centrodestra che non perde occasione per criticare i percettori di reddito di cittadinanza definendoli fannulloni, salvo poi sottrarre loro la possibilità di trovare un’occupazione; emblematici in questo senso i casi di Basilicata, Calabria, Molise e Sicilia, che alla voce ‘assunzioni a tempo indeterminato al 31.12.2022’ sono ferme addirittura a zero. Oltre ad una evidente incapacità politica è lecito ipotizzare che in qualche caso si possa trattare anche di una sorta di  boicottaggio verso le politiche attive legate al Reddito di Cittadinanza targato 5 Stelle. Una cosa è certa: le vittime di questa brutta politica sono le tante persone che cercano un lavoro per garantire un futuro migliore alle proprie famiglie e ai propri figli. Le regioni non perdano altro tempo e si attivino per utilizzare al massimo queste importanti risorse.” Conclude Croatti.