Alla luce della condanna da parte del Tribunale del Lavoro, in merito al comportamento antisindacale della Dirigente Scolastica del Liceo Artistico Nervi- Severini di Ravenna, l’Associazione Dis-ORDINE ex allievi e insegnanti delle Scuole d’Arte di Ravenna e Provincia esprimono “forte sdegno e preoccupazione riguardo le sorti della loro scuola”.

“Il Liceo Artistico Nervi – Severini di Ravenna si è sempre contraddistinto sul territorio per le molteplici attività instaurate in collaborazione con soggetti privati, Enti, Fondazioni e Istituzioni.

Consapevoli del fatto che le scuole del mosaico a Ravenna sono un patrimonio culturale da tutelare, l’attuale condizione, come si evince dalle accuse rivolte dai sindacati all’attuale Dirigente Scolastico, lascia preludere a una situazione alquanto critica e sofferente della quale si era già avuto sentore considerando l’esodo di massa negli ultimi anni di molti insegnanti, che avevano dedicato impegno e dedizione alla valorizzazione e crescita culturale dell’Istituto costruendo, nel tempo, criteri adeguati per la stabilizzazione dei vari indirizzi, soprattutto per la salvaguardia di quelli legati alla manualità colta come la scultura e il mosaico, incentivando progetti interdisciplinari con il contributo di tutte le competenze presenti” sottolinea l’associazione.

“Progetti con l’integrazione di tutte le discipline di indirizzo, dal packaging al restauro, dalla musica alla street art, alle installazioni di arte contemporanea, convegni nazionali e conferenze pubbliche, con particolare attenzione alla situazione del mosaico per sostenere la grave situazione che si è determinata dopo la cancellazione del codice del suo insegnamento che ne ha portato alla sua estinzione, ribadita più volte anche in sedi istituzionali come Consigli Comunali e commissioni consigliari, oltre che con un Convegno Nazionale partecipato da rappresentanti di moltissimi Licei d’Italia. Il tutto con esiti inesistenti, non si capisce se per noncuranza, superficialità o altri disegni a noi non rivelati”.

Spiega l’associazione: “I molteplici rapporti instaurati con il territorio avevano suggerito la costituzione di un Comitato Scientifico, uno dei primi legalmente costituiti all’interno di un Liceo in Italia, che potesse coordinare i numerosi interventi attraverso tavoli di lavoro a seconda della specificità dei progetti. Dopo l’avvicendamento dei Dirigenti, nel 2015, il Comitato Scientifico del Liceo Artistico, composto da esponenti di tutte le realtà del territorio, ex-allievi e insegnanti della scuola affermati per la loro professione e fortemente impegnati nella valorizzazione del patrimonio artistico del territorio, tra i quali la sig.ra Cristina Mazzavillani Muti (Fondatrice del Ravenna Festival), l’ex-allievo ed attore Ivano Marescotti e il prof. Alberto Giorgio Cassani (docente all’Accademia di BB AA di Ravenna e Venezia), si è potuto riunire una sola volta per problemi non ben specificati, nonostante le sollecite richieste alla Dirigente che non ha più voluto convocarlo. Forse anche per questo motivo progetti importanti come, ad esempio, per citarne solo uno, la celebrazione nel 2016 del Cinquantesimo Anniversario dalla scomparsa di Gino Severini, per il quale si erano già intrapresi contatti importanti che avrebbero potuto condurre a effetti considerevoli per la città come la realizzazione di un mosaico da un’opera di Severini approvato dagli eredi del Maestro, sono stati malamente abbandonati”.

L’associazione lancia un allarme: “Quanto espresso in questa condanna fa percepire un clima teso in una scuola che si è sempre distinta per coinvolgimento attivo di tutte le sue componenti alle iniziative culturali della città e un freno a progetti didattici importanti, non solo dovuto alla attuale situazione pandemica che ha costretto le scuole a modalità che snaturano il normale svolgimento della didattica in una Scuola d’Arte, con grave perdita della credibilità faticosamente costruita negli anni in questo Liceo”.

“Ringraziando per l’attenzione, gli ex-allievi e insegnanti del Liceo Artistico Nervi- Severini auspicano un cambio di passo e un tangibile miglioramento della situazione e si rendono disponibili a un confronto con le autorità responsabili per salvare la scuola del mosaico dalla sua cancellazione”.