Lo spettacolo prende spunto da una ricerca basata su interviste a giovani sotto i vent’anni, sulla loro relazione con l’altro da sé e sul loro rapporto con il tempo, inteso come capacità di legare il presente con un passato anche remoto e con un futuro non prossimo. I temi conflittuali emersi in quell’indagine sociale si condensano nel quadro di una classe scolastica e vengono affrontati attraverso le intuizioni educative di un professore non conforme, dotato di una passione e di un’istintiva attitudine all’ascolto che gli permettono di intravvedere una possibilità di comunicazione sepolta dietro la rabbia dei ragazzi. Sabato 8 febbraio alle 18 la compagnia incontra il pubblico in dialogo con Renata Molinari.
Lo spettacolo è inserito nel progetto Teatro No Limits e per la replica del 7 febbraio sarà audio-descritto per non vedenti e ipovedenti.

Un bellissimo e intenso spettacolo di teatro civile, che ha visto cooperare soggetti dei settori della ricerca (Tecné), della formazione (Phidia), della psichiatria sociale (SIRP) e della produzione di spettacoli dal vivo. Il progetto ha preso avvio da una ricerca condotta da Tecné, basata su circa 2.000 interviste a giovani tra i 16 e i 19 anni, sulla loro relazione con gli altri, intesi come diversi, altro da sé, e sul loro rapporto con il tempo, inteso come capacità di legare il presente con un passato anche remoto e con un futuro non prossimo. Gli argomenti trattati nel corso delle interviste hanno rappresentato un importante contributo alla drammaturgia del testo La Classe, scritto da Vincenzo Manna.

I giorni di oggi. Un gelido inverno. Una cittadina europea a pochi chilometri dal mare. Disoccupazione, criminalità e conflitti sociali sono il quotidiano di un decadimento generalizzato che sembra inarrestabile. A peggiorare la situazione, c’è lo “Zoo”, uno dei campi profughi più vasti del continente. In un quartiere multietnico alla periferia, a pochi chilometri dallo Zoo, c’è una scuola superiore, un Istituto Comprensivo che è specchio della depressione sociale ed economica. Albert, professore di Storia, viene chiamato a insegnare in una classe di recupero crediti per studenti sospesi per motivi disciplinari. Intravedendo nella loro rabbia una possibilità di comunicazione, Albert, riesce a far breccia nel loro disagio e conquista la fiducia della maggior parte della classe. Abbandona la didattica suggerita e propone agli studenti di partecipare a un concorso, un “bando europeo” per le scuole superiori che ha per tema I giovani e gli adolescenti vittime dell’Olocausto.
Gli studenti, inizialmente deridono la proposta di Albert, ma si lasciano convincere quando questi gli mostra un documento: foto e carte di un rifugiato dello Zoo che prima della fuga dal paese d’origine aveva il compito di catalogare morti e perseguitati dal regime per il quale lavorava. È quello l’Olocausto di cui gli studenti si dovranno occupare. Intanto la cittadina viene scossa da atti di violenza, causati dalla presenza del campo. Le reazioni dei ragazzi sono diverse e a tratti imprevedibili. Per Albert è sempre più difficile tenere la situazione sotto controllo…

IN VIAGGIO VERSO IL TEATRO
Per il terzo anno Ravenna Teatro offre ai residenti delle circoscrizioni Nord e Sud del Comune di Ravenna e, su richiesta, ai residenti del Comune di Alfonsine l’opportunità di recarsi a teatro usufruendo di un servizio navetta. Per questo spettacolo la navetta è programmata per giovedì 6 febbraio.

TEATRO NO LIMITS
La replica di venerdì 7 febbraio sarà audiodescritta per non vedenti e ipovedenti. Il progetto, grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna, porta l’audiodescrizione a teatro e consente anche alle persone non vedenti e ipovedenti di apprezzare questa arte meravigliosa. L’audiodescrizione rende “visibili” scene, costumi e movimenti degli attori, cioè quei particolari silenziosi che permettono al pubblico con disabilità visiva di assistere pienamente allo spettacolo.

La Classe
con Claudio Casadio, Andrea Paolotti, Brenno Placido
e con Edoardo Frullini, Valentina Carli, Andrea Monno, Cecilia D’Amico, Giulia Paoletti
regia Giuseppe Marini
coproduzione Società per Attori, Accademia Perduta/Romagna Teatri, Goldenart Production

sabato 8 febbraio – ore 18 – Sala Corelli del Teatro Alighieri
Gli artisti incontrano il pubblico in dialogo con Renata Molinari, dramaturg e pedagoga teatrale

BIGLIETTI
Platea e palco I, II e III ordine
intero 26 €, ridotto* 22 €, under30 18 €, under20 9 €
Galleria e palco IV ordine
intero 18 €, ridotto* 16 €, under30 11 €, under20 9 €
Loggione
intero 7,50 €, under30 5,50 €
*Cral e gruppi organizzati, docenti, oltre i 65 anni, iscritti all’Università per gli Adulti
Bosi Maramotti, Soci Coop Alleanza 3.0, EspClub Card, Soci BCC, tessera Touring Club Italiano

Grazie al contributo di Fondazione Flaminia sono a disposizione biglietti gratuiti per gli studenti universitari iscritti al Polo di Ravenna. I biglietti saranno in distribuzione martedì 4 febbraio dalle 12.30 alle 14.30 presso il Punto Ristoro a Palazzo dei Congressi.

BIGLIETTERIA
Teatro Alighieri – via Mariani 2, Ravenna – tel. 0544 249244
Teatro Rasi – via di Roma 39, Ravenna – tel. 0544 30227