05/03/2018 – Analizzato il voto a Faenza, con il Partito Democratico primo partito, nonostante la perdita di voti, e il Movimento 5 Stelle arrembante, il voto nel resto del territorio della Romagna Faentina ha in parte confermato l’esito delle consultazioni manfrede, ma in parte l’ha smentito. I candidati infatti della Lega Nord sono stati i più votati pressoché ovunque al di fuori di Faenza. A Riolo Terme, Stefano Collina è stato il candidato con il maggior numero di voti (32,26%), mentre al collegio plurinominale l’andamento del voto è stato identico a Faenza: Partito Democratico (28,98%), Movimento 5 Stelle (26,35%), Lega Nord (18,12%). Stessa situazione alla Camera, con Marco Di Maio (Pd) più votato dagli elettori. A Solarolo, a sorpresa, il candidato più votato al Senato è stato il leghista Massimiliano Alberghini con il 33,98% dei voti, oltre due punti in più di Stefano Collina (Pd) fermo al 33.16%. Tuttavia il Partito Democratico si è confermato primo partito con il 29,86%, davanti a Movimento 5 Stelle (24,27%) e Lega Nord (20.30%). Stesso discorso alla Camera, dove la leghista Andrea Cintorino è stata la più votata (33,43%), davanti al candidato del Pd Marco Di Maio (32,83%). A livello di collegio plurinominale, invece, l’andamento è stato identico al Senato, con percentuali più o meno invariate. Identico andamento a Castel Bolognese e Casola Valsenio, dove all’uninominale i candidati leghisti hanno ottenuto più preferenze (Alberghini 33.99% a Castello e 35,33% a Casola – Cintorino 33,91% a Castello e 35% a Casola), mentre al proporzionale ha primeggiato il Partito Democratico, davanti a 5 Stelle e Lega. Si discosta leggermente il voto al collegio plurinominale del Senato di Casola Valsenio, dove il secondo partito è stata la Lega Nord, ma solamente di un paio di voti decimali. Anche Brisighella ha preferito i candidati del centrodestra all’uninominale: Alberghini 36,7%, Cintorino 36,72 %, ma al plurinominale è stato sempre il Partito Democratico a ottenere il numero maggiore di schede, davanti a 5 Stelle e Lega Nord, anche se con margini ristretti.