La Prefettura, di intesa con l’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia e le Diocesi di Faenza-Modigliana e Imola, nonché con i referenti delle Caritas di Ravenna e di Faenza (operanti sull’intero territorio provinciale), ha avviato una iniziativa volta ad istituire un percorso coordinato di solidarietà per assicurare un minimo di conforto alle persone in stato di grave disagio economico.

“È stato di fatto rilevato che, a fronte di un incremento delle posizioni di povertà determinato dall’emergenza sanitaria e dai notevoli riflessi negativi sul contesto economico, gli apparati assistenziali pubblici, anche per limiti di risorse, mostrano spesso difficoltà ad intervenire, per cui il ruolo dell’associazionismo, sia laico sia religioso, assume una notevole rilevanza, quale tangibile manifestazione di sussidiarietà orizzontale.

Pertanto, al fine di garantire una possibile, sia pure non esaustiva, forma di assistenza nelle diverse situazioni di disagio, si è ritenuto di coinvolgere le due Caritas onde concretizzare una più ampia ed armonica azione di solidarietà sul territorio provinciale, da attuare in via sperimentale nel corso del corrente anno e valutarne la fattibilità per gli anni successivi”.    

L’iniziativa si propone, quindi, di veicolare potenziali contributi provenienti da aziende operanti in questa provincia verso un utilizzo corrispondente alle prioritarie ed effettive esigenze di persone svantaggiate in ragione di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari.

È stato, pertanto, istituito un fondo (“Fondo di prossimità”) che sarà gestito da un apposito “gruppo di lavoro” in Prefettura, ai cui lavori parteciperanno i referenti della Caritas e dei Servizi Sociali di volta in volta interessati; le elargizioni verranno disposte previo esame e verifica delle posizioni rappresentate e della effettiva condizione di bisogno, nel rispetto della massima riservatezza.

Va da sé che l’eventuale intervento di sostegno non andrà a sostituirsi agli adempimenti spettanti ai competenti Servizi Sociali, ma affiancherebbe l’attività di tali uffici che, come accennato, non sempre riescono a soddisfare le tante svariate richieste.

Il fondo è stato istituito mediante l’apertura di un conto corrente bancario presso la BPER che ha anche assicurato un proprio contributo quale forma di adesione all’iniziativa. Altre aziende interpellate hanno manifestato la volontà di sostenere economicamente il “Fondo” e alcune di loro hanno già provveduto con apposita erogazione, attestando quella vicinanza alle comunità locali che da sempre caratterizza la loro presenza sul territorio.

“A tali aziende e a quanti altri si attiveranno per affermare e rafforzare il principio di solidarietà sociale, va un doveroso ringraziamento e sentimenti di gratitudine, nella consapevolezza che il loro impegno contribuirà ad assicurare sollievo alle famiglie che vivono in situazioni di difficoltà”.