“De Pascale, si sa, fa di tutto piuttosto che occuparsi di Ravenna. E lo fa pure male” commenta Veronica Verlicchi, capogruppo in consiglio comunale per la lista La Pigna, lo scontro di ideologie e progetti fra il sindaco di Ravenna Michele de Pascale e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini in merito alle Province.
In qualità di Presidente della Provincia di Ravenna e dell’UPI, de Pascale sostiene fattivamente il rilancio delle Province ed in particolare l’elezione diretta del Presidente e del Consiglio Provinciale. Di posizione opposta Bonaccini.
“Nella pratica, quindi, smentisce la riforma voluta a suo tempo dal Pd e dall’allora Ministro Graziano Del Rio” continua Verlicchi. “Certo é che il ripristino di un carrozzone inefficiente come quello delle Province Italiane, non può che gravare sulle tasche dei cittadini e quindi anche dei Ravennati, aumentandone la tassazione.
Insomma, de Pascale si fa promotore attivo della rianimazione del “poltronificio” provinciale e dei 2500 nuovi ruoli che questo comporterebbe.
Ma de Pascale non ha fatto i conti con l’inquilino di via Aldo Moro a Bologna, ovvero il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che non ha gradito l’uscita di de Pascale. Anzi, gli ha attribuito una sonora bocciatura che gli dovrebbe valere, se il Pd fosse un partito serio, le dimissioni da presidente della Provincia e di conseguenza dell’UPI.
Per non parlare dell’evidente conflitto di interesse che grava su di lui nel duplice ruolo di Sindaco e di Presidente della Provincia di Ravenna.
Chissà che le dimissioni non gli lascino il tempo di accorgersi che é anche, e sopratutto, Sindaco di Ravenna”.