Ravenna é in fortissima crisi economica e sociale. I ravennati sono alle prese con numerosi e sempre più gravi problemi e de Pascale e il Pd non permettono al Consiglio Comunale di riunirsi.
Con la mail della Presidenza del Consiglio Comunale di Ravenna del 7 ottobre scorso, infatti, la stessa annunciava ai consiglieri comunali l’annullamento della seduta del Consiglio prevista per martedì 13 ottobre 2020 per “mancanza di atti deliberativi“. Va evidenziato che da agosto ad oggi il Consiglio si é riunito solo 3 volte.
Una palese ammissione della inadeguatezza del Sindaco de Pascale e della sua Giunta nonché della totale mancanza di iniziativa a favore del nostro Comune.
D’altra parte, con la sua trentina di incarichi, il Sindaco de Pascale non ha tempo di occuparsi del Comune per il quale é stato eletto e dal quale viene pagato.
A pagarne le conseguenze siamo noi ravennati che vediamo peggiorare le condizioni della nostra città e affievolirsi la speranza di un futuro sicuro e migliore.
Il Sindaco de Pascale e il Pd impediscono la convocazione del Consiglio Comunale, per evitare di rispondere alle interrogazioni dei consiglieri che giacciono senza risposta da troppi mesi e per non discutere le mozioni e gli ordini del giorno presentati dall’opposizione.
Proposte per la soluzione dei problemi della città e del territorio ravennate, che evidentemente il Pd non intende discutere ne tantomeno votare.
Così come in questi mesi, mentre altre assemblee cittadine e persino quella regionale, riprendevano le sedute in presenza, il Pd ed i suoi alleati a Ravenna continuano a costringere i consiglieri in sedute di consiglio via web, con relativi e gravi problemi tecnici che inibiscono il corretto svolgimento delle sedute stesse.
Il Consiglio Comunale di Ravenna é depauperato di ogni suo valore, mentre il Sindaco accentra su di se le decisioni, con connotati preoccupanti sempre più dispotici e illiberali.