L‘ennesima nota del Presidente della Pro Loco di Lido di Classe Terzino Giorgini sulla condizione disastrosa della località turistica di Lido di Classe ha suscitato la reazione scomposta dell’Assessore Del  Conte, che di certo non si addice ad un rappresentante delle istituzioni tanto più se questi pare essere il prossimo candidato sindaco del centro sinistra ravennate.

La Del Conte infatti, nel tentativo di contestare le evidenze mosse da Giorgini, ha di fatto definito il Presidente della Pro Loco di Lido di Classe un bugiardo.

Certo è che quanto obiettato da Giorgini è facilmente constatabile visitando Lido di Classe. Una Località dei tanti pregi, offuscati purtroppo dalle carenze ormai più che evidenti. Condizioni pietose di strade e marciapiedi, aree verdi non attrezzate e scarsamente manutenute, l’area camper promessa da anni e mai realizzata, la chiusura del campeggio che tanto portava al Lido in termini di afflusso turistico. E ancora, l’eterno assente: il bypass sulla linea ferroviaria Rimini-Ravenna in viale dei Lombardi.

Davanti a tutto questo, l’assessore Del Conte anziché ammettere i ritardi ed impegnarsi per colmare le carenze, si concentra sul dileggiare il Presidente della Pro Loco di Lido di Classe, richiamandolo all’ordine delle sue competenze e deferendolo al colloquio con il Consiglio Territoriale di Castiglione.

Ora, l’assessore Del Conte vuole forse dirci che un cittadino ravennate, tanto più se rappresentante di un soggetto riconosciuto come una Pro Loco, non ha alcun diritto di richiedere ai rappresentanti dell’amministrazione comunale un appuntamento per sollecitare gli interventi necessari a rendere ancor più attrattiva per turisti e residenti la propria Località?

E’ questo che la Del Conte vuole significare? Perché in tal caso, risulterebbe evidente che l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Ravenna, nonostante sia al suo 6 anno in Giunta, non ha la minima idea di quali siano i suoi compiti.

E soprattutto, non ha alcun rispetto dei cittadini che dovrebbe amministrare e che le pagano l’ormai lauto compenso.

Un atteggiamento offensivo quello della Del Conte che noi come lista civica condanniamo fermamente, tanto più se questo va a danno di una persona che per oltre 50 ha lavorato gratuitamente per la promozione di Lido di Classe, prima come Presidente del locale Comitato Cittadino e poi come Presidente della Pro Loco, quale è Terzino Giorgini.

E non trovano alcuna giustificazione anche le affermazione dell’assessore Del Conte la quale cerca di giustificare i decennali ritardi negli interventi in favore di Lido di Classe, con la formazione della nuova Giunta e con impegni relativi a bilanci e programmi triennali dei lavori.

Facciamo poi presente all’assessore che il Consiglio Territoriale da lei citato non risulta avere inserito tra le priorità degli interventi, quelli richiesti dalla Pro Loco e da numerosi operatori economici e residenti di Lido di Classe.

Una svista non da poco.

Ricordi l’assessore che le Pro Loco sono legittimate a chiedere senza tramiti alla Giunta interventi di riqualificazione,  manutenzione e arredo urbano per migliorare l’appetibilità turistica della località.

D’altra parte la Del Conte dovrebbe ben conoscere la situazione di Lido di Classe, così come ci si augura di tutto il nostro territorio, dato che fu lei stessa nel 2017 a fregiarsi del merito di aver risolto la questione del campeggio. Un merito che però di fatto non esiste, poiché il campeggio in questi 5 anni non ha mai aperto.

Inqualificabile poi l’affermazione del suddetto assessore per la quale lei e la Giunta de Pascale “sperano” che Regione e Rfi possano mettere le risorse necessarie a realizzare il bypass sulla ferrovia di viale dei Lombardi.

Forse alla Del Conte sfugge che gli amministratori comunali devono agire non limitarsi a sperare!

Insomma le dichiarazioni della Del Conte sono il tipico esempio di pezza peggiore del buco. Ma poiché la stessa non si è limitata a proferire i soliti vuoti discorsi politici ma ha aggiunto illazioni nei confronti di Terzino Giorgini, ne dovrà rispondere quanto meno politicamente in Consiglio comunale.