“Il 23 marzo prossimo probabilmente non sancirà la riapertura del Ponte di Grattacoppa segnando così l’ennesima data annunciata di fine lavori e disattesa.
Lavori fermi dal 7 dicembre,  nuovi ritardi, prolungati disagi ai residenti e alle attività economiche di Torri, Grattacoppa, Savarna  e Conventello. Tutto questo a causa degli errori commessi dagli uffici tecnici comunali nell’elaborazione del progetto di realizzazione del nuovo ponte e messo a gara dal Comune di Ravenna. Errori, come sappiano, tenuti nascosti da sindaco e giunta comunali e resi noti dal gruppo consiliare de La Pigna.Ora dopo aver appurato che la perizia di variante a correzione degli errori del progetto non è stata condivisa e conseguentemente sottoscritta dalla ditta esecutrice, il gruppo consiliare La Pigna, Città-Forese-Lidi rende noto ciò che ancora una volta é stato tenuto nascosto dal Comune ai residenti delle località di Torri, Grattacoppa, Savarna e Conventello.

La verità é che i lavori sono fermi perché si é dovuti ricorrere alla costituzione e del Collegio consultivo tecnico per dirimere le questioni sulle quali Comune e ditta appaltatrice non riuscivano ad accordarsi.
Del Collegio fanno parte 1 tecnico nominato dalla ditta esecutrice e 1 nominato dal Comune, oltre ad un terzo soggetto nominato in accordo da Comune e Ditta appaltatrice.
Va detto chiaramente che finché il collegio consultivo tecnico non avrà espletato il proprio incarico, i lavori non potranno riprendere, ad eccezione di quelli ordinari e minoritari come ad esempio la pulizia del verde.

Diverse sono le questioni sul tavolo del collegio che richiedono tempo per essere definite. É quindi robabile che solo verso la fine del mese di febbraio saranno definite le soluzioni tecniche necessarie per l’ultimazione dei lavori del Ponte di Grattacoppa.

Stando cosi le cose e considerando i temoi anche per il necessario collaudo, risulta davvero difficile credere che il 23 Marzo prossimo il ponte possa riaprire. Salvo ulteriori complicazioni.

Di tutto questo, ancora una volta sindaco e assessore ai lavori pubblici tacciono.”