Il dottor Stefano Testi, Segretario Provinciale della Federazione Italiana Medici Pediatri, ha diffuso una lettera agli organi di stampa per conto della dottoressa, pediatra di libera scelta, risultata positiva a Ravenna al Coronavirus. La professionista, alla notizia della sua positività, è stata vittima di numerose fake news attraverso diverse chat di WhatsApp, denunciate pubblicamente anche dal sindaco Michele de Pascale, che ha stigmatizzato il comportamento dei responsabili.

Nella sua lettera, la pediatra racconta come si sono svolti i suoi ultimi giorni di lavoro:

Riguardo al caso della mia positività al Coronavirus, come Pediatra di Famiglia, mi preme sottolineare che il Dipartimento di Igiene di Ravenna dell’Ausl Romagna, in collaborazione con la Pediatria di Comunità, hanno già provveduto ad effettuare tutte le indagini epidemiologiche previste dal protocollo e a contattare tutti i soggetti e le famiglie dei bambini che sono venuti in contatto con me nei giorni scorsi, attivando per loro la sorveglianza sanitaria dei bambini venuti a contatto. Nessuno di questi, ha, per ora,a  distanza di 10 giorni, manifestato alcun sintomo della malattia.

Dagli articoli sui giornali si evince che sarei andata a lavorare pur sapendo di avere una broncopolmonite che non guariva: ciò è falso e diffamatorio. In realtà avevo solo disturbi urinari (non compatibili con il Coronavirus) e nessunissimo sintomo respiratorio e comunque, per questo, avevo già sospeso il mio lavoro.

Il tampone è risultato positivo mercoledì ultimo scorso dopo la comparsa dei primi sintomi respiratori.

È importante rassicurare le famiglie dei pazienti che, invece, non essendo venute in contatto con me prima, non hanno nessun rischio.

Sono informata che, su questo caso, stanno girando fake news e messaggi vocali (alcuni li ho ricevuti personalmente). Le notizie molto distorte di articoli recenti non aiutano certamente la comunità ad avere un atteggiamento responsabile e alimentano solo inutili ansie destabilizzanti. In questo momento delicato è fondamentale e importante non alimentare panico e confusione ed avere fiducia nella Sanità Pubblica e nei suoi referenti”