La comunità di Ravenna, nonostante le restrizioni rese necessarie dall’emergenza sanitaria, continua a vivere e a costruire la celebrazione del VII centenario della morte di Dante Alighieri per il quale la nostra città fu “ultimo rifugio”. Tra le azioni che sono state portate avanti vi è la lettura perpetua della Commedia davanti alla tomba di Dante – unico monumento a non essere mai stato chiuso – ogni giorno in un progetto dal titolo “L’ora che volge il disio”. L’iniziativa prevede che dal 13 settembre 2020 nei pressi della tomba di Dante venga letto quotidianamente un canto della Divina Commedia, per sempre. Ora questa lettura diventerà anche internazionale grazie al contributo degli studenti stranieri che frequentano il campus universitario di Ravenna.

Il primo appuntamento è previsto per sabato 17 aprile alle 18, salutato come di consueto dai 13 rintocchi della campana di Dante, con il XV canto dell’Inferno, letto prima in russo da Alexandra Kobets, poi in italiano da Chiara Casagrande. Gli appuntamenti successivi si svolgeranno da luglio, in inglese, francese, tedesco, portoghese, ma anche in hindi, turco, cinese, arabo, vietnamita, urdu, taiwanese, serbo e kyrgyz. L’incontro di sabato – al quale parteciperanno anche l’assessora all’Istruzione Ouidad Bakkali e quella alla Cultura Elsa Signorino – sarà come sempre fruibile dal pubblico sia dal vivo (nel rispetto dei protocolli Covid-19) sia in diretta streaming sulla pagina facebook Ravenna per Dante.

“Dante a Ravenna è patrimonio plurale; la nostra città – dichiarano le assessore Signorino e Bakkali, che insieme hanno sostenuto questo progetto – ha scelto di celebrare il centenario mettendo in valore la ricchezza delle letture, delle interpretazioni, dei significati attraverso la partecipazione, l’internazionalizzazione, l’utilizzo di ogni codice di comunicazione e coinvolgendo ogni espressione culturale. In questo contesto nasce il lavoro condiviso con l’Università che diventa protagonista con i suoi studenti e studentesse di una lettura che riporta a Ravenna il suono di Dante in 14 lingue diverse e costituisce un segno importante di apertura e arricchimento”

Per l’occasione Nicolò Maldina, noto ed apprezzato dantista che da quest’anno tiene i suoi corsi al Dipartimento di Beni Culturali di Ravenna, offrirà un momento di approfondimento riservato alle lettrici e ai lettori stranieri dell’opera. Il coinvolgimento e l’entusiasmo dei docenti e referenti dell’Università sono testimoniati da Elena Fabbri, presidente del campus di Ravenna: “E’ stata un’idea del sindaco de Pascale, maturata durante un colloquio in cui abbiamo valutato l’alto numero di studenti internazionali che frequentano i corsi di studio a Ravenna, provenienti da circa 60 Paesi del mondo. Considero che tra gli obiettivi formativi ci possa essere anche quello di far conoscere la lingua e la cultura italiana ai ragazzi stranieri, e non ci poteva essere occasione migliore”.

La lettura può essere fatta nelle diverse versioni linguistiche perché, se è vero, come afferma Borges che “la Commedia è il più grande miracolo della letteratura mondiale”, è connaturato all’universalità della scrittura dantesca la sua lettura nelle diverse lingue in cui l’opera è stata tradotta. Le oltre 60 traduzioni della Commedia, declamate in San Francesco, basilica dell’ultimo saluto, hanno trovato a Ravenna occasione di approfondimento con la rassegna trentennale della “Divina Commedia nel mondo”. Tale iniziativa ha consolidato la costituzione di un patrimonio di traduzioni conservate presso il Centro Dantesco, a cui sono state donate nel corso degli anni, che si vanno ad aggiungere ai cospicui fondi danteschi della Biblioteca Classense.

La realizzazione di questo evento è resa possibile grazie alla Fondazione RavennAntica, a cui è affidata la gestione del progetto “Lettura Perpetua – L’ora che volge il disìo”, così come quella dei servizi di accoglienza presso la tomba di Dante.