In questi anni il Partito Democratico di Ravenna ha sostenuto più volte e a gran voce che, con i cambiamenti climatici in atto e l’instabilità geopolitica dei paesi abituali fornitori dell’Italia, l’aumento della produzione nazionale di gas è necessario e deve combinarsi con una decisa e tempestiva azione per la transizione energetica verso fonti rinnovabili.

In un’assemblea della direzione provinciale e dei segretari dei circoli, Il PD ravennate ha confermato, approvando un documento, la propria posizione riguardo alla ripresa delle estrazioni di gas metano.

«Abbiamo ritenuto opportuno ribadire – ha detto il segretario provinciale Alessandro Barattoni – che la nostra visione non è cambiata. In questo momento, e per un tempo che non sarà breve, gas naturale e rinnovabili sono destinate a viaggiare di pari passo al fine di permetterci di mantenere i livelli di distribuzione che ci consentano di utilizzare tutti gli strumenti quotidiani e di far funzionare il sistema industriale che riguarda anche centinaia di migliaia di posti di lavoro.

In questo periodo di emergenza, le risorse di gas metano dell’Adriatico assumono grande rilevanza poiché nuove fonti di energia rinnovabile, sulle quali è fondamentale continuare a investire, non potranno però essere disponibili nell’immediato. Perciò il nostro partito, a partire dal livello cittadino, ha sempre sostenuto la necessità e l’importanza di riprendere le estrazioni di gas metano e appoggia la messa in opera dell’impianto di rigassificazione a Ravenna, così come chiede una forte accelerazione per quanto riguarda gli iter rispetto al Parco eolico e fotovoltaico “AGNES”, per i quali chiediamo procedure straordinarie così com’è stato per il rigassificatore.

Il nostro Paese contribuisce per circa l’1% alle emissioni di Co2 del globo, dobbiamo tenere insieme la sostenibilità ambientale e sociale, fondamentale per fare in modo che la transizione non venga pagata dal mondo del lavoro e l’ambientalismo diventi un vezzo solo per i ricchi.

Con la sua tradizione di conoscenze, di professionalità e di dialogo tra tutte le parti sociali, Ravenna è già un punto di riferimento per quanto riguarda l’innovazione nel settore energetico. Questo senza mai mettere la questione energetica in contrapposizione con le eccellenti politiche culturali e turistiche del nostro territorio. Per questo si è trovata serietà e disponibilità da parte dell’amministrazione, dei partiti, dei corpi intermedi e soprattutto dei cittadini rispetto al contributo a una strategia nazionale che chiedeva a Ravenna di ospitare il rigassificatore.

Per questo crediamo oggi che di fronte all’approvazione in Cdm del decreto Aiuti quater e a eventuali modifiche alla legge sulle estrazioni, il nostro partito a tutti i livelli dovrebbe compiacersi del cambio d’idea della Presidente Meloni, dimostrandosi favorevole a una ripresa delle estrazioni nell’alto adriatico e sfidarla, chiedendo la tutela delle zone di pregio ambientale e, allo stesso tempo, parole e azioni nette contro i cambiamenti climatici.

Nel contempo a livello locale – conclude Barattoni – dobbiamo richiedere e sollecitare le fondamentali accelerazioni sul progetto AGNES e sui procedimenti autorizzativi delle energie rinnovabili, le stesse compensazioni sul rigassificatore che verranno concesse a Piombino per essere utili a una strategia nazionale che abbia una direzione chiara nel passaggio da fossili e rinnovabili e per continuare a posizionare Ravenna come polo dell’innovazione energetica.»