27/03/2018 – “Nel contesto delle attività sanitarie prestate dal personale infermieristico, medico, tecnico sanitario negli ospedali e nelle strutture territoriali della nostra Provincia è previsto che siano attivati turni di pronta disponibilità per fare fronte a situazioni di urgenza/emergenza. Ciò che invece non è opportuno – commentano dalla UIL FPL Provincia di Ravenna – è prevedere turni di pronta disponibilità là dove con costanza e spesso anche più volte nel corso della notte gli operatori vengono chiamati per attivare una sala operatoria piuttosto che garantire un esame diagnostico. Considerato che il lavoro prestato in pronta disponibilità è a tutti gli effetti lavoro straordinario il quale, come appare ovvio oltre che chiaramente sancito dal contratto di lavoro, non può essere utilizzato come fattore ordinario, la UIL FPL ritiene ormai non più rinviabile la predisposizione di equipe in guardia attiva là dove “ordinariamente” la reperibilità si traduce con costanza in richiamo in servizio, come accade in alcune sale operatorie piuttosto che nei servizi di radiologia dell’Ospedale di Faenza e di Lugo. Vi era stato un impegno da parte della Direzione Aziendale nell’assumere personale al fine di sostituire la reperibilità con un turno strutturato, così come accade in altri Ospedali, anche di modeste dimensioni dell’Ausl della Romagna, la UIL FPL al momento deve osservare come gli impegni ancora non si siano tradotti concretamente e come, diversamente, si continui a spremere gli operatori i quali dopo aver lavorato in reperibilità per l’intera notte sono poi chiamati a rimontare in servizio nel primo pomeriggio per il loro turno ordinario. Questa situazione non può più rappresentare la norma, come altre già più volte evidenziate che continuano a non ottenere adeguate risposte, a partire dalla Medicina dell’Ospedale di Ravenna. Si assuma quindi il personale necessario e si organizzi il lavoro evitando continue e costanti situazioni di criticità”.