L’anno accademico 2019/2020 dell’Istituto musicale Verdi si aprirà all’insegna dell’inaugurazione di due nuovi insegnamenti: Strumenti a percussione e Canto (vocalità antica e contemporanea).

Si avvieranno così il triennio accademico di Percussioni, il triennio e il biennio accademico di secondo livello di Canto.

Le iscrizioni ai nuovi corsi saranno aperte fino al 10 settembre, come per tutti gli altri corsi strumentali già presenti nell’Istituto ravennate, che ha già allargato il suo organico alle classi di Composizione, Contrabbasso, Sassofono e Chitarra, aggiungendole a quelle storicamente già presenti nella scuola quali Pianoforte, Violino, Viola, Violoncello, Flauto, Oboe, Clarinetto, Fagotto, Corno, Tromba e Trombone.

L’istituzione della classe di Canto è una significativa evoluzione dell’offerta formativa del Verdi, che completa la sua speciale ricerca rivolta alla composizione per il teatro musicale e ai nuovi linguaggi contemporanei. Per l’incarico ai nuovi docenti uscirà a breve un apposito bando.

Fondere l’antico con la contemporaneità è la nuova traccia che la scuola sta seguendo: in questi ultimi anni ha innovato le sue attività, orientandosi sempre di più verso l’interdisciplinarietà e intraprendendo inoltre un nuovo percorso verso la statizzazione.

Da qualche anno il Verdi è coinvolto in importanti sinergie con altre istituzioni, come la nascita dell’Orchestra A.V. Romagna (Area Vasta), che si esibisce con successo all’interno di un fruttuoso progetto con le istituzioni musicali di Cesena e Rimini.

Nell’ottica di una nuova “filiera musicale” si sono avviate collaborazioni con i licei musicali di Forlì e Bologna, con le scuole medie a indirizzo musicale della Romagna e con le numerose realtà musicali della provincia. Del resto già oggi molti degli studenti dell’Istituto, che complessivamente sono circa duecento, provengono da fuori città.

Recenti sono anche le collaborazioni con il Mar (Museo d’arte della città di Ravenna), con il Museo Nazionale di Ravenna – Polo Museale dell’Emilia-Romagna, con Ravenna Teatro, Ravenna Manifestazioni, l’università di Bologna (facoltà di Conservazione dei beni culturali).

Con loro si sono aperti nuovi percorsi condivisi per concerti, conferenze, integrazioni a spettacoli teatrali, stagioni liriche e mostre d’arte, per valorizzare reciprocamente i propri saperi e offrire agli studenti nuove possibilità di crescita. Ne è testimonianza la presenza dell’Istituto in azioni musicali site-specific rivolte all’antico e al contemporaneo nelle recenti mostre cittadine “?War is over” e “Il mestiere delle arti”, con risultati di pregevole e alto valore artistico e culturale.