L’auto che si conferma il mezzo più usato, da sette cittadini su dieci, con l’autobus che ha una penetrazione di utilizzo che arriva al 50%: mezzo pubblico che quasi il 90% degli automobilisti sceglierebbe se fossero più rapidi ed economici, o se fosse potenziata ancora di più la mobilità ciclabile.
Quanto poi alle misure antinquinamento e di risparmio energetico, quasi sei cittadini su dieci hanno già tarato la temperatura in casa a 20 gradi.

E’ quanto si ricava dal sondaggio d’opinione realizzato da ART-ER, rivolto ai cittadini emiliano-romagnoli, con l’obiettivo di analizzare percezione e comportamenti in riferimento all’inquinamento atmosferico e al suo impatto. Al questionario hanno risposto 4.200 cittadini residenti per il 45% nelle grandi aree urbane, per il 44% nei comuni con meno di 50 mila abitanti, per l’11% nei comuni montani.

Il 70% del campione è molto preoccupato per la qualità dell’aria che respira, il 26% è “abbastanza preoccupato”. Il livello di preoccupazione è maggiore tra i cittadini con un livello di istruzione più elevata, tra le donne e gli abitanti delle città più grandi con percentuali più alte a Modena, Piacenza e Reggio Emilia e minori in quella di Forlì e Cesena. Per 5 intervistati su 6, l’inquinamento atmosferico ha un forte risvolto sull’impatto della salute, mentre il 75% pensa che sia la natura a subirne un influsso negativo.

L’analisi ha approfondito la percezione di chi ha risposto in riferimento alle attività che inquinano maggiormente l’aria: emerge un quadro che identifica l’industria e la mobilità delle merci come i settori più inquinanti, rispettivamente per il 69% e 65%.

Le polveri fini (PM10 e PM2.5) sono l’inquinante più conosciuto (75%), seguito con almeno il 50% di conoscenza dal biossido di azoto (NO) e dall’ozono. Una risposta coerente con la conoscenza delle misure di contrasto all’inquinamento: la più conosciuta (79%) è la limitazione alla circolazione dei veicoli inquinanti, che scatta con il superamento dei limiti di concentrazione di particolato, seguita dalla riduzione della temperatura del riscaldamento all’interno delle mura domestiche.

La seconda parte del questionario aveva l’obiettivo di analizzare i comportamenti dei residenti che hanno impatto sulla qualità dell’aria, a cominciare dalla mobilità.
L’auto resta il principale mezzo di trasporto: è usata con frequenza dal 70% degli emiliano-romagnoli, solo il 6% non la usa. Nelle province di Modena, Forlì-Cesena e Reggio Emilia il dato sul frequente utilizzo dell’auto (“sempre” o “spesso”) è più elevato, rispettivamente 76%, 75% e 75%. I dati più bassi dell’utilizzo di automobili si registrano nelle province di Ravenna 61%, Ferrara 64% e Bologna 65%. Il 52% dei rispondenti ha dichiarato di usare l’automobile per il tempo libero, mentre il 45% per gli spostamenti casa-lavoro / casa-luogo di studio. La rimanente quota del 3% fa riferimento a persone che utilizzano l’auto come strumento di lavoro (tassisti, corrieri, agenti di commercio, ecc..).
L’autobus ha una penetrazione di utilizzo intorno al 50%, sebbene a utilizzarlo sempre o quasi sia il 13% del campione. L’utilizzo frequente dell’autobus ha una maggior incidenza nella provincia di Bologna (26%), in particolare nel comune di Bologna, in cui l’incidenza dei non utilizzatori di auto sale al 13%, più del doppio rispetto alla media regionale.
Il 13% di chi ha risposto al sondaggio non è disposto a modificare le proprie abitudini di mobilità, relativamente all’uso dell’automobile per nessun motivo. La percentuale rimanente – il 77% – lo farebbe a condizione di avere mezzi di trasporto più rapidi (55%), meno costosi (40%) e una mobilità ciclabile migliore (40%).
Rispetto alle abitudini domestiche per ridurre le emissioni: il 58% dichiara di aver già posizionato a 20 gradi la temperatura nel periodo invernale. Si registra anche un’alta disponibilità ad utilizzare fornitura di energia elettrica da fonti rinnovabili (78%), sostituire l’impianto di riscaldamento con pompe di calore (67%), non utilizzare sistemi di riscaldamento a legno o pellet (59%).

Il sondaggio di ART-ER è stato condotto nell’ambito delle attività di supporto al processo di elaborazione del Piano Aria Integrato Regionale – PAIR2030 della Regione Emilia-Romagna.