Con i droni può cambiare la mobilità all’interno delle città dell’Emilia-Romagna. In un futuro non troppo lontano, per esempio, si potrà rivoluzionare la logistica: si potranno realizzare servizi per i cittadini e imprese in ambito urbano, ecosostenibili ed efficienti, per distribuire merci con indubbi vantaggi in termini di rapidità, riduzione dei costi, delle emissioni e del traffico urbano. Si potrà prevedere il trasporto di materiale sanitario di prima emergenza e biomedicale ma anche biologico tra diversi ospedali.

È a questi obiettivi che punta la ricerca e lo sviluppo dei servizi aeromobili a guida autonoma, la cosiddetta ‘Mobilità aerea avanzata’ (Advanced air mobility), prevista dalla collaborazione tra Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, Enac, e la Regione Emilia-Romagna. La collaborazione è fissata in un Protocollo di intesa approvato dalla Giunta regionale e che sarà sottoscritto dalle parti nelle prossime settimane.

La proposta, che tocca trasversalmente diversi ambiti di intervento e programmazione della Regione, arriva congiuntamente dagli assessori regionali allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla e alla Mobilità, trasporti e infrastrutture, Andrea Corsini. Da parte sua Enac mette in campo un doppio ruolo: quello tradizionale di ente regolatore e certificatore assieme a quello di motore dell’intero ecosistema nazionale dell’Advanced Air Mobility.

La collaborazione riguarda la governance e la gestione dello sviluppo della Mobilità aerea avanzata relativa al complesso di nuovi servizi, tecnologie, infrastrutture e soluzioni per il trasporto di persone, merci e forniture, anche medicali, attraverso l’utilizzo di velivoli innovativi elettrici a decollo e atterraggio verticale, instradati in corridoi aerei urbani dedicati a questi spostamenti.

“Questo accordo rafforza il ruolo delle nostre piattaforme aeroportuali sia nell’ambito della ricerca, progettazione, digitalizzazione e certificazione, sia nella possibilità di definire nuove filiere manufatturiere innovative -spiegano gli assessori Colla e Corsini. – Una delle sfide del futuro si gioca sui nuovi concetti e modelli di mobilità urbana ed extra urbana. Concetti che puntano a rafforzare l’accessibilità e la competitività dei territori e promuovere l’emergere di ecosistemi che favoriscano lo sviluppo economico sostenibile e il miglioramento delle condizioni di vita delle persone, sfruttando le nuove tecnologie, sulla base dei punti di forza degli attori territoriali. La mobilità della vita quotidiana sta subendo una trasformazione e influenzerà il pensiero strategico dei territori, offrendo al contempo nuove opportunità per cittadini e imprese”.