Martedì, 16 Aprile, alle ore 17.00, in Biblioteca comunale, a Faenza, sarà presentato il volume Il libro, il popolo, il territorio.

Nell’occasione Lorenzo Baldacchini e Claudio Leombroni dialogheranno con Maria Gioia Tavoni ed Everardo Minardi, rispettivamente curatrice e autore del libro.

Oltre quarant’anni fa gli amministratori del Comune di Faenza e la direzione della Biblioteca comunale si rivolsero, in sinergia, all’Università di Bologna e, in particolare, alla cattedra di Sociologia tenuta dal prof. Achille Ardigò, per individuare un percorso che potesse meglio corrispondere alle esigenze di lettura e di formazione della propria comunità e dei singoli individui.

Il Comune e la Biblioteca commissionarono a due allievi di Ardigò, Pierpaolo Donati ed Everardo Minardi, l’indagine socio-statistica che oggi si ripresenta, accompagnata da tre saggi di apertura intesi a chiarire come ci si pose allora nei confronti soprattutto dell’“utenza potenziale” del territorio, e di come oggi si guardi a quel periodo con il bisogno di storicizzarlo.

La riproposta, infatti, non mira a nessun aspetto comparativo, ma vuole porsi come pregnante memoria storica, pienamente consapevole dei cambiamenti epocali intervenuti.

L’incontro di martedì prossimo vuole essere l’occasione per riprendere il dibattito avviato in occasione dei 200 anni della Biblioteca di Faenza, durante la tavola rotonda “Una biblioteca per la città”, sul presente e il futuro della biblioteca, per capire quali sfide debba raccogliere per continuare ad essere una presenza attiva nella città.

Maria Gioia Tavoni ha diretto la Biblioteca di Faenza dal 1973 al 1983, portando molti elementi innovativi nella gestione dell’Istituto. Sotto la sua direzione la Biblioteca affermò la volontà di essere a disposizione dei cittadini, ai quali apriva le sue porte e offriva i suoi servizi. La biblioteca si pose ben presto al centro dell’attività culturale, organizzando inoltre alcune importanti mostre per far conoscere al grande pubblico il suo ingente patrimonio, anche in collaborazione con Palazzo Milzetti, sede del Museo nazionale dell’età neoclassica in Romagna.

Nel 1974 venne istituito il Gabinetto stampe e disegni, che oggi comprende oltre 5 mila unità e, nel 1980, furono intrapresi i lavori di recupero dei fondi librari danneggiati dal bombardamento del 1944 e rimasti chiusi in casse per oltre trent’anni. Alla sua direzione si devono anche l’apertura dell’emeroteca, oggi spazio giovani, e nel 1976 quella della biblioteca decentrata di Reda, seguita pochi anni dopo da quella di Granarolo.

Maria Gioia Tavoni è stata successivamente docente di Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia presso l’Università di Bologna. Tra le sue pubblicazioni: Precarietà e fortuna nei mestieri del libro in Italia (2001), Circumnavigare il testo (2010), Torchi e stampa al seguito, insieme con A. Corubolo (2017).

Everardo Minardi dal 1973 al 2000 è stato professore di sociologia generale presso la Facoltà di scienze politiche dell’Università di Bologna, ha svolto attività didattica presso l’Università di Cagliari (1996), quella di Verona (1997-1998) e quella di Parma (1998-2000). Successivamente è stato docente di Sociologia generale presso l’Università di Teramo. Ha svolto e coordinato, a livello sia nazionale che internazionale, ricerche relative allo sviluppo locale e alle politiche sociali ed è autore di numerose pubblicazioni su tali materie.

Lorenzo Baldacchini è stato direttore della Biblioteca Malatestiana di Cesena e docente Bibliologia, Biblioteconomia, Organizzazione informatica delle biblioteche presso la Facoltà di Conservazione dei beni culturali (sede di Ravenna). Ha al suo attivo oltre 150 pubblicazioni e da oltre trent’anni opera nell’Associazione Italiana Biblioteche. Dal 1995 al 1999 ha rappresentato l’Italia nello Standing Comittee rare books & manuscripts dell’IFLA.

Claudio Leombroni è stato responsabile della Rete bibliotecaria di Romagna e San Marino e direttore della Biblioteca Trisi di Lugo. Attualmente è responsabile del servizio Biblioteche, archivi, musei e beni culturali dell’IBC della Regione Emilia-Romagna. Ha rivestito diversi incarichi nell’Associazione Italiana Biblioteche ed è autore di numerosi saggi.