05/04/2018 – “Il Gruppo Hera ha appreso solo oggi dalla stampa degli ulteriori sviluppi nell’inchiesta della Procura di Ravenna e valuterà le misure da adottare a propria tutela una volta acquisita la documentazione, al momento non nella disponibilità della Società”. Inizia così il comunicato ufficiale che la multiutility ha diffuso alla stampa e agli organi di informazione per chiarire la propria posizione e le azioni che verranno intraprese in merito agli ulteriori sviluppi dell’inchiesta della Procura ravennate. Sono 7 le persone indagate, accusate di concussione e di induzione indebita a dare o promettere utilità. L’indagine era partita dalla denuncia di un imprenditore stanco di pagare mazzette e all’inizio aveva coinvolto un direttore dei lavori dell’azienda, Andrea Galliani, 52enne faentino, residente a Bologna, e Romberto Gambetti, 61enne di Massa Lombarda, assistente di cantiere, ex assessore comunale. Dopodiché l’inchiesta si è allargata ad altri profili, fra cui anche un 52enne di Faenza, accusato di estorsione, e un 63enne di Castel Bolognese, che dovrà rispondere di concussione continuata. Hera, inoltre, ha ricordato che “già ai tempi in cui è venuta a conoscenza dei fatti, si è costituita nel marzo 2016 attraverso i propri legali, nell’ambito del procedimento, quale persona offesa. Nel ribadire che è stata prestata la massima collaborazione con la magistratura anche nel caso in esame, il Gruppo Hera si dichiara completamente estraneo ai fatti”.