“A pochi giorni di distanza dall’incendio nel capannone della Lotras la situazione dei dati dell’aria si sta avviando alla normalità, la notizia non può che rallegrarci” Edward Necki, capogruppo in consiglio comunale per L’Altra Faenza commenta la situazione in via Deruta, chiedendo di perseguire il reato ambientale qualora vengano acclarate responsabilità alla base dell’incendio.

“Ci uniamo al ringraziamento per tutti gli addetti che hanno pianificato, diretto e attuato gli  interventi che hanno contenuto incendio e impatto ambientale.

Tuttavia ci preme ricordare che i dati della qualità dell’aria ci hanno parlato della presenza di diossine, composti che una volta prodotti persistono nell’ambiente a tempo indefinito, e che sono giustamente previsti campionamenti successivi per stabilire in quale misura le diossine contamineranno la nostra filiera alimentare.

Ecco, da questo punto dobbiamo partire: un danno ambientale è stato prodotto. Passato l’allarme per l’acuzie, sarà necessario mantenere alta la guardia, anche perché nella nostra regione conviviamo con un alto tasso di inquinanti quotidianamente, come ci ricorda anche il registro delle cause di morte, dove al secondo posto dopo le malattie cardiovascolari, giustamente considerate aggregate perché causate tutte dall’arteriosclerosi, inizia la lista delle neoplasie, che invece non vengono considerate come dato aggregato.

Eppure molti tipi di neoplasie sono causate dagli IPA (idrocarburi policiclici aromatici) e dalle cosiddette polveri sottili, quindi ricordiamoci che viviamo in una regione a rischio ambientale elevato.

Ora sono in corso le indagini per stabilire le cause del rogo, se dovessero emergere responsabilità penali, ci auspichiamo che venga contestato anche il reato ambientale”.