Nella notte fra mercoledì 26 e giovedì 27 gennaio si è sviluppato un pericoloso incendio nella zona artigianale di Faenza, in via Proventa, a ovest della strada provinciale Naviglio.

Oltre ai Vigili del Fuoco accorsi per domare le fiamme, è risultato importante e fondamentale anche il Consorzio di bonifica della Romagna Occidentaleintervenuto d’urgenza per contenere gli effetti potenzialmente devastanti in quanto, come accaduto in occasione dell’incendio nello stabilimento Lotras nell’estate 2019, i liquami fuoriusciti dal luogo dell’incidente, generati anche dalle operazioni di spegnimento del fuoco, si sono riversati nella rete scolante consorziale.

L’area interessata ricade nel bacino scolante del canale Fiume Vetro, affluente della Cantrighella di Merlaschio, a sua volta affluente del collettore Fosso Vecchio, canale che svolge un’importante funzione accessoria di vettore irriguo, oltre che di bonifica idraulica.

La principale operazione eseguita in via d’urgenza nella rete scolante, sotto la supervisione e direzione del personale tecnico del Consorzio di bonifica, è stata la realizzazione di un cavedone (uno sbarramento trasversale) nel Fiume Vetro, allo scopo di trattenere a monte dello stesso i reflui inquinanti

Nella rete scolante a monte del cavedone si è formato un piccolo tirante d’acqua che andrà rimosso. Si è ora in attesa delle analisi sulle acque che sono state aspirate dalle autobotti, all’esito delle quali l’autorità competente potrà stabilire la corretta modalità di smaltimento.

Fortunatamente le previsioni meteo sono di alta pressione stabile e assenza di precipitazioni per alcuni giorni. Ciò dovrebbe consentire di effettuare le operazioni di bonifica ambientale nel canale nelle attuali condizioni di deflusso interrotto dal cavedone.

La rete scolante consorziale è in comunicazione con il mare Adriatico attraverso il collettore generale Canale di bonifica in destra di Reno che sfocia a Casalborsetti. Se non si fosse intervenuti con la massima tempestività, si sarebbero potuti avere effetti devastanti per l’ambiente e l’agricoltura in un’area estesa a tutto il territorio di pianura, costa compresa.

«Anche in questa circostanza, il personale del Consorzio ha dimostrato, come sempre, il massimo impegno ben oltre le proprie mansioni, considerando anche che in questa periodo in molti stanno sacrificando ferie e ore di potenziale tempo libero per portare avanti l’attività di progettazione degli interventi candidati ai finanziamenti del PNRR e della legge sulla subsidenza e proseguire nell’esecuzione dei lavori già finanziati». Sottolinea il Presidente del Consorzio Antonio Vincenzi, che prosegue: «Solo con questa dedizione si riescono a realizzare infrastrutture che rappresentano un importante valore aggiunto per il nostro territorio. Queste persone, dopo una delle abituali giornate lavorative di straordinario impegno, sono rimaste in piedi per tutta la notte, per fornire il loro qualificato contributo nel risolvere un problema che poteva avere conseguenze nefaste di lunga scadenza. Ancora una volta l’azione del Consorzio si è dimostrata un valore aggiunto per il territorio in cui l’ente opera».