“L’incendio che ha colpito il deposito di legname della cava Zannoni è stato difficilissimo da domare non solo per la quantità di legname coinvolto, ma anche perché nei paraggi mancava un idrante” In merito all’incendio che sta caratterizzando Faenza in questi giorni, con conseguenze anche sui territori di Forlì e Ravenna, la Lega Nord presenterà un’interrogazione in Regione. Al centro del documento diversi dubbi riguardanti le misure di sicurezza del sito interessato dal rogo “I Vigili del fuoco hanno dovuto lavorare con le autobotti e questo ha reso enormemente più difficoltosa la situazione. Inoltre hanno dovuto bagnare le case vicine per evitare che le scintille  che finivano a grande distanza sui tetti e nei giardini privati dessero luogo ad altri incendi. E questo è un fatto gravissimo considerato la poca distanza tra le case e l’ex cava”. Andrea Liverani, consigliere regionale della Lega e Gabriele Padovani capogruppo Lega Faenza, intervengono cos’ì sul disastro del deposito legname.
“Sulla vicenda è necessario e urgente vederci chiaro, perché sono troppi gli aspetti che non tornano. Primo: come è possibile che non sia presente e non sia stato previsto nei pressi di un’area di stoccaggio legname, e quindi di una zona ad alto rischio incendi, la presenza di un idrante? Per quanto riguarda le autorizzazioni chiederemo di sapere quanto era il limite di stoccaggio del legname all’interno della cava e  quanto era il materiale presente in quel momento”, spiegano i due leghisti. “Inoltre è necessario capire anche se sono state rispettate le distanze previste rispetto alle abitazioni vicine quando la cava è stata riconvertita ad area di deposito, considerato che come verificato da nostri sopralluoghi alcune abitazioni si trovano a meno di 100 metri dal deposito andato a fuoco”.