Accompagnati dalle immagini di Mazzini, Ugo La Malfa e dai manifesti dell’edera nelle comunali di un anno fa che hanno visto il buon successo del PRI, è stata inaugurata ieri pomeriggio in via Nicolodi, alla presenza del segretario nazionale Corrado Saponaro e del sindaco Michele De Pascale, la nuova sede provinciale e comunale dei repubblicani di Ravenna.

 A ringraziare coloro che si sono più impegnati nei lavori per la nuova sede (in particolare Massimo Cimatti, Novella Barberini, Marina Pascoli, Roberto Scaini) ci hanno pensato Eugenio Fusignani e Nives Raccagni, segretari provinciale e comunale, che hanno ricordato la passione ed il sacrificio con il quale i repubblicani ravennati mantengono i loro circoli e le sedi politiche, un esempio civico e di democrazia partecipativa, ha detto Fusignani “perchè quando si inaugura una nuova sede di partito è un bene per tutta la collettività e non solo per gli iscritti”.

Anche il segretario regionale Renato Lelli nel suo saluto ha ricordato “l’importanza del PRI ravennate negli equilibri regionali e il ruolo dell’Edera che sarà  importante per le prossime scadenze elettorali”.  

A seguire Giannantonio Mingozzi ha ricordato come 60anni fa la Nota Aggiuntiva di Ugo La Malfa “ha espresso quella linea di rigore e di controllo dello sviluppo italiano della quale ancora oggi si sente la necessità”, e sui temi dell’economia ravennate e di una nuova visione del centro sinistra da rafforzare sono poi intervenuti Roberto Fagnani. segretario di Italia Viva, e Nevio Salimbeni segretario di +Europa che hanno apprezzato l’invito e giudicato l’incontro “foriero di nuovi sviluppi e di comuni intenti”.

Fusignani, segretario provinciale e vicesindaco si è augurato che “proprio da un nuovo centrosinistra che rispetti storia e identità di ogni componente possano nascere a Ravenna condizioni di collaborazione per il bene della comunità e per l’impegno amministrativo che oggi i repubblicani sostengono in Comune, con il coraggio di affrontare problematiche difficili ma con la forza di ideali e di esempi come Ugo La Malfa, Manlio Monti e Bruno Benelli che hanno costruito la Repubblica e le condizioni occupazionali ed industriali di questa Ravenna.”  

Il sindaco, a sua volta, non ha fatto mancare i propri auguri di buon lavoro “in una sede bellissima e significativa per la storia e l’attualità del PRI, un partito che esprime Ravenna e la sua comunità seguendo il principio dei doveri e dei diritti e che io considero indispensabile, con i suoi esponenti, per la mia amministrazione e per affrontare gli impegni che ci attendono”.

Corrado De Rinaldis Saponaro ha concluso, davanti ad una sala gremita, un bellissimo pomeriggio “di cerimonie ma soprattutto di confronto politico, in una città al primo posto nella storia del nostro partito ma anche​ nella qualità dell’esperienza amministrativa che vede nel vicesindaco di Ravenna un esempio per tutti gli amministratori repubblicani del Paese. Un esempio che è indispensabile anche per ipotesi di convergenza che non possono prescindere dalla pari dignità e dal mantenimento di un’identità che è al contempo storia di valori e cultura politica.”