Oltre 200 persone hanno gremito la sala dell’ex chiesa del Carmine, a Massa Lombarda, per la conferenza “A call to save the world”, che ha dato il via alla due giorni “Viaggio a Shamballa” organizzata da WASP, società leader nella stampa 3D. “Siamo qui per confrontarci a livello scientifico con i massimi esperti mondiali nel campo della stampa 3D architettonica – ha esordito Massimo Moretti, fondatore di WASP – ma prima di tutto a livello umano, perché la tecnologia deve essere una grande risorsa per tutta l’umanità, deve essere al servizio dei bisogni primari dell’uomo”. All’evento sono intervenute le società XtreeE Parigi, IAAC Barcellona, Emerging Objects San Francisco ed Enrico Dini di DSHAPE Pisa.

Nel pomeriggio, alle 14.30, ci si è spostati nella nuova sede di WASP in via Castelletto 104, dove l’ultima nata, la stampante Crane WASP, ha costruito nel giro di dieci giorni Gaia, il primo modulo architettonico stampato con terra cruda, paglia e lolla di riso. A inaugurare la struttura erano presenti il sindaco di Massa Lombarda Daniele Bassi e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. “Qui siamo nel futuro – ha detto tra l’altro quest’ultimo – e chi pensa che il futuro si possa in qualche modo arrestare, magari alzando muri, verrà travolto.

Certo le istituzioni devono affiancare realtà come questa e quello che possono fare è prima di tutto adeguare le normative del settore, così come è già avvenuto in altri Paesi europei, come la Francia”. Dopo il taglio del nastro, Moretti ha simbolicamente consegnato a Bonaccini la chiave di Shamballa, luogo ideale dove le donne e gli uomini evoluti vivono in armonia attraverso l’auto-produzione di tutto quello che serve al genere umano.

Crane WASP è un sistema di stampa collaborativa in grado di costruire abitazioni. Modulare, può essere esteso fino a stampare diverse strutture contemporaneamente, di differenti dimensioni e geometrie e a più piani. Gaia, denominata tale per l’utilizzo di terra cruda come principale legante della miscela costituente, può essere considerata un nuovo modello architettonico ecosostenibile con particolare attenzione all’impiego di materiali naturali di scarto, provenienti dalla filiera produttiva del riso e orientati alla realizzazione di murature particolarmente efficienti dal punto di vista bioclimatico e di salubrità degli ambienti.

L’esperienza di Gaia offre l’occasione per divulgare le¬ molteplici potenzialità che la stampa 3d può ancora esprimere grazie alle risorse presenti nel territorio agricolo mondiale, garantendo livelli minimi di impatto ambientale a fronte di infinite soluzioni progettuali, indispensabili per le nuove frontiere dell’abitare.