Un ricordo molto sentito, a 6 mesi dalla scomparsa, quello che si è tenuto venerdi’ scorso alla sala Dantesca della biblioteca Classense per Enrico Bartoletti, colonna della cooperazione, della UIL e del Partito Repubblicano Italiano. Lo ha sottolineato Giannantonio Mingozzi aprendo i lavori di fronte alla sua famiglia ed a tanti amici e collaboratori, “protagonista di quegli ideali civici e di sentimento laico che ne hanno fatto una delle personalità più rispettate e apprezzate della storia cooperativa ravennate”. Marina Pascoli ha ringraziato l’AGCI nazionale per  aver fortemente voluto e promosso questo appuntamento dedicato “ad un esempio morale della vita sociale e del sacrificio di tante famiglie nell’immediato dopoguerra”; il vicesindaco Fusignani ha ricordato come “Enrico ci abbia lasciato proprio il 9 Febbraio, ricorrenza della Repubblica Romana, quella celebrazione risorgimentale e repubblicana che anche grazie a lui è diventata festa di popolo e di tanti cittadini”; Gianluigi Melandri, autore del volume a lui dedicato “Un galantuomo della Repubblica”, ha letto alcune lettere di Bartoletti alla famiglia scritte durante la ritirata dalla guerra di Russia; Luciano Zignani ne ha descritto “il profilo umano, sempre pronto a mettersi in gioco con la sua autorevolezza per sciogliere nodi e ricomporre contese” e infine Brenno Begani, Presidente nazionale dell’ AGCI ha sottolineato “il dovere morale dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane di rendere omaggio ad un grande protagonista delle nostre origini associative che ha continuato  ad impegnarsi per tutta la vita come  esempio di rettitudine e capacità organizzative prezioso per le nuove generazioni e per tutti noi”.