È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 maggio il decreto con cui il MEF, ministero dell’Economia e delle Finanze, individua i Comuni a cui spetta l’imposta immobiliare sulle piattaforme marine. Tra questi figura anche Ravenna.

“Il provvedimento, fortemente voluto dal M5S, è stato firmato dal ministro il 28 aprile di concerto con Mite, ministero dell’Interno e ministero della Difesa e richiama il decreto Fiscale (n. 157/2019) con cui è stata appunto prevista l’istituzione di un’apposita imposta immobiliare sulle piattaforme marine (IMPi) in sostituzione di qualsiasi altro prelievo locale.  A Ravenna sono ben 28 le piattaforme soggette a questa IMPi” evidenzia il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti. 

Nel testo viene specificato che per piattaforma marina si intende “la piattaforma con struttura emersa destinata alla coltivazione di idrocarburi e sita entro i limiti del mare territoriale”. In una nota metodologica allegata vengono poi precisati i criteri utilizzati per l’individuazione degli enti locali a cui spetterà il gettito, inclusi quelli in cui si trovano “terminali di rigassificazione di gas naturale”.

L’articolo 2 del decreto MEF elenca i Comuni beneficiari (con le relative piattaforme): Casalbordino, Torino di Sangro e Vasto in provincia di Chieti; Giulianova, Pineto, Roseto degli Abruzzi e Silvi in provincia di Teramo; Crotone; Cesenatico e Gatteo in provincia di Forlì-Cesena; Ravenna; Bellaria e Rimini; Cupra Marittima in provincia di Ascoli; Pedaso, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio in provincia di Fermo; Civitanova Marche (Macerata); Pesaro e Petacciato in provincia di Campobasso; Butera e Gela in provincia di Caltanissetta; Chioggia (Venezia) e Scicli (Ragusa).

Gli articoli successivi invece dettano le modalità di attribuzione dell’imposta. Relativamente agli anni 2020 e 2021, le aziende che hanno già versato il tributo devono trasmettere al Mef entro 30 giorni la base imponibile e la cifra pagata per ciascuna infrastruttura.  Cifra che è stata raccolta dal ministero dell’Interno. In seguito, entro altri 30 giorni, sarà lo stesso dicastero dell’Economia a comunicare ai singoli Comuni quanto incasseranno. A decorrere dal 2022 invece il versamento avverrà direttamente allo Stato e agli Enti locali interessati tramite modello F24.

 

Si stima che il Comune di Ravenna dovrebbe incassare 7 milioni e mezzo dalle annualità 2020, 2021 e 2022