Ringraziamo la Polizia di Stato, il Prefetto e la Procura di Ravenna per le indagini che dalla notte del 13 ottobre scorso sono proseguite senza sosta, arrivando all’individuazione dei presunti responsabili delle azioni vandaliche che hanno colpito le nostre sedi insieme a quella dell’Ordine degli infermieri di Ravenna.
Le sedi di CGIL CISL UIL e OPI sono state imbrattate da persone che, nascondendo la loro identità col favore delle tenebre, hanno lanciato accuse farneticanti ed inaccettabili intimidazioni, tentando di screditare l’azione dei sindacati che in tutto il periodo della pandemia hanno responsabilmente operato nell’interesse della collettività. Come sindacati siamo sempre stati disponibili al dialogo e al confronto a viso aperto con tutti, mantenendo accessibili le nostre sedi ai cittadini anche durante i giorni più difficili della pandemia. La nostra azione è stata di tutela anche nei posti di lavoro. Grazie a protocolli sottoscritti in tante aziende del territorio siamo riusciti a far continuare l’attività in sicurezza per tutti, salvaguardando l’occupazione e garantendo servizi essenziali alla comunità.
Queste intimidazioni, fatte da persone che diversamente da noi si sottraggono al confronto diretto e agiscono anzi nell’ombra, non ci intimoriscono affatto. Continueremo senza paura a sostenere lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate, consapevoli di aver affrontato periodi difficili che, grazie alla vaccinazione di gran parte della popolazione, ora auspichiamo superati almeno a livello sanitario.
Sul piano economico invece ci aspettano nei prossimi mesi altre sfide, dovute principalmente all’aumento dei costi dell’energia ed alle dinamiche inflazionistiche. Come CGIL CISL e UIL saremo quindi impegnati per evitare una nuova crisi per aziende e famiglie del territorio, tutelando sempre i diritti di lavoratori e pensionati.