Sono numeri, secchi, andranno analizzati soprattutto sui singoli territori, ma fotografano un voto che ha sorpreso e spiazzato sotto molti punti di vista, a cominciare dalle sfide nei collegi uninominali, dove il Partito Democratico perde il confronto con Fratelli d’Italia sia al Senato, ma soprattutto alla Camera, dove in molti avevano dato per scontata la vittoria di Ouidad Bakkali.

In provincia di Ravenna il Pd si conferma primo partito. Alla Camera, a Ravenna, sfiora il 30% dei voti. Fratelli d’Italia arriva quasi al 24%. Il Movimento 5 Stelle al 10,7% e Italia Viva all’8,7%. Poi la Lega con il 7% e Forza Italia con il 5,3%. +Europa e Alleanza Verdi e Sinistra si fermano al 3,3% e al 3,7%. Molto più staccati Italexit (2,3%), Italia Sovrana e Popolare (1,5%), Vita (1,2%), Unione Popolare (1,1%).
Sotto l’1% il Partito Animalista, De Luca Sindaco d’Italia e Mastella Noi di Centro Europeisti e, all’interno delle coalizioni, Noi Moderati (0,58%) e Impegno Civico (0,3%). A Faenza stesso andamento del voto, con Italia Viva che però si afferma come terzo partito, davanti al Movimento 5 Stelle.

Per il Senato percentuali poco discostanti.

Tuttavia il centrodestra si aggiudica il confronto in molti comuni della Bassa Romagna (Lugo, Sant’Agata, Bagnara di Romagna) e nel territorio faentino con una netta affermazione a Brisighella, Castel Bolognese, Solarolo e Casola Valsenio. Stesso discorso per Russi. Ma soprattutto sembra pesare il voto di Cervia, dove Fratelli d’Italia è il primo partito con il 27.9%, contro il 26,7% del Pd.

Dopo la sconfitta al collegio uninominale, Ouidad Bakkali potrebbe comunque essere eletta in Parlamento grazie ai voti del collegio plurinominale.

Affluenza al 72%