“Il progetto Shell Eco Marathon rimanda a un sogno che ci ha visti coinvolti gran parte dell’anno per riuscire a rinnovare, migliorare e creare nuovi elementi inerenti a due macchine, una di tipo prototipo e al 100% ad alimentazione elettrica, e una di tipo urban, con motore diesel.

Ci tengo a ricordare che è presente nella nostra scuola da molti anni, accompagnato da grandissimi successi, l’ultimo dei quali con la macchina urban, ribattezzata Nova, che l’anno scorso ha ottenuto  un buonissimo terzo posto. Il suo obiettivo primario è quello di creare macchine con un consumo ridottissimo, in sostanza di riuscire a fare centinaia di kilometri con un litro di diesel o 1kwh.

Finalmente quest’anno eravamo riusciti a riprendere a pieno ritmo il nostro amato  progetto,  e per quanto mi riguarda, con mio grandissimo onore, sono stato nominato uno dei team manager del gruppo. In un primo momento ero un po’ titubante all’idea di coordinare tanti altri ragazzi della mia età, magari anche più grandi – si trattava soprattutto di studenti della sezione elettronica – ma fin da subito, al fine di arrivare alla realizzazione del progetto che stava a cuore a tutti noi, c’è stato un vero e proprio lavoro di squadra. Nella fase iniziale i meccanici hanno apportato significative modifiche alle macchine, e quando tutta la meccanica è stata a posto mancava poco alla fine dell’anno, perciò, nelle ultimissime lezioni, abbiamo ripristinato tutti i cablaggi e l’elettronica, per rendere le macchine pronte per le gare. Era quindi tutto fatto e tra poco il nostro lavoro sarebbe stato ricompensato…

La sera dell’ultimo incontro cominciò però a piovere sempre di più, e iniziarono ad arrivare le prime notizie di fiumi che superavano la soglia limite, e tra questi c’era anche il Lamone, che passa di fianco alla nostra scuola. Durante la notte successe quello che tutti ormai temevamo: molti fiumi intorno a noi esondarono a Forlì, Faenza e Cesena, ecc. Fu un disastro e oltre ai fiumi esondati, alcuni paesi, ad esempio Modigliana, rimasero isolati, senza acqua , luce e  linea telefonica, per colpa delle centinaia di frane che hanno colpito il territorio. 

Due giorni dopo saremmo dovuti partire per la gara che si sarebbe svolta a Nogarò in Francia, ma purtroppo era ancora tutto allagato e le condizioni non erano certo favorevoli a un eventuale viaggio. 

Per noi, e soprattutto per i ragazzi di quinta, è stato molto frustrante rinunciarci, perché in questo progetto, che purtroppo è saltato, avevamo davvero messo l’anima. 

Durante i giorni dell’alluvione molti di noi sono andati ad aiutare come volontari  le zone più colpite, e alcuni studenti coinvolti nel progetto hanno vissuto  e vivono  ancora nelle proprie case condizioni molto difficili .

Nonostante tutto ci sentiamo ancora pieni di energia, e pronti a ripartire più forti di prima il prossimo anno.”

da Alunno Andrea Cavina Cl. 5^AE