Nei giorni scorsi il Governo e la Regione, con propri atti, hanno fornito nuovi chiarimenti applicativi rispetto al noto divieto di assembramento e di spostamenti di persone fisiche, misure indispensabili per contenere la diffusione del covid-19.

In particolare è stato specificato che le persone disabili, o con problemi fisici o psichici, possano uscire per attività fisica o altre attività correlate alla propria condizione di salute, se strettamente necessario e nel rispetto delle regole di distanziamento sociale, eventualmente accompagnata da un familiare o da chi presta assistenza.

Il Comune di Faenza, tramite i servizi sociali, si è perciò immediatamente attivato per individuare modalità operative che potessero consentire alle persone che versano in tale stato di bisogno di trascorrere qualche ora all’aria aperta, in totale sicurezza e nel rispetto delle prescrizioni, che al momento però, precludono a chiunque l’accesso ad aree verdi e parchi pubblici.

Un impedimento che è stato felicemente superato tramite l’individuazione di un parco ad uso privato, quello di Villa Orestina situato sulle prime colline in via Castel Raniero 32 e gestito dalla Fondazione Caldesi.

Per consentire il pieno rispetto delle misure anti-coronavirus, l’accesso sarà regolamentato e limitato ad un massimo di sei persone presenti contemporaneamente – tre disabili e loro accompagnatori – e possibile nelle giornate di sabato e domenica, a partire da domani sabato 4 aprile con il seguente orario: dalle ore 9.00 alle 12.00 e al pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00. Al parco saranno sempre presenti almeno due operatori, in alternanza tra volontari, assistenti civici e GEV-guardie ecologiche, coordinati dalla Polizia Locale dell’Unione della Romagna faentina.

Le famiglie dovranno preventivamente chiamare lo 0546 – 691313. La richiesta di accesso al parco verrà registrata e verificata in modo che ogni passaggio sia costantemente monitorato dai volontari. L’indispensabilità dell’uscita, come specificato dalla circolare ministeriale, deve essere in ogni caso autocertificata attraverso i moduli utilizzati da tutti i cittadini, facendo riferimento a ragioni di necessità o di tutela della salute, tali da giustificare la ragione dello spostamento dalla propria abitazione al parco di Villa Orestina.

«Molte volte i bisogni delle persone disabili hanno una natura e delicatezza particolare -commenta Claudia Gatta, assessora alle politiche sociali – che sfuggono a norme “generaliste” e stringenti come quelle a cui sia tenuti durante questa emergenza, del tutto anomala. Appena si è aperta la possibilità di organizzare dall’oggi al domani un qualcosa che potesse aiutare le famiglie abbiamo cercato di coglierla al volo. E’ senza dubbio un aiuto piccolo, in mezzo ai tanti problemi che stiamo vivendo ma forse è partendo da queste piccole abitudini che potremo recuperare, pian piano, la dimensione di vita normale e routine quotidiana».