Il Green-Go Bus, il mezzo di trasporto ecologico della flotta del Gruppo Viaggi Erbacci, messo a disposizione dalla città per collegare il centro con due parcheggi scambiatori, da oggi è ancora più green.

Recentemente infatti i ‘Green-Go’, come sono conosciuti in città, sono stati dotati di un pannello fotovoltaico per produrre corrente per servizi essenziali al funzionamento del mezzo stesso.

Nel dettaglio, i tecnici della ditta Erbacci hanno studiato un pannello fotovoltaico, flessibile e ultra sottile da 100 Wp, installato sul tetto del Green-Go. L’energia prodotta attraverso i raggi solari viene convogliata, dopo aver attraversato un regolatore di carica, verso le due batterie da 12V di servizio. Da queste dipendono alcuni servizi essenziali tra i quali i fari, il funzionamento dei tergicristalli, il condizionatore, le ventole di raffreddamento del motore e il comando delle porte.

Prima dell’installazione del pannello fotovoltaico l’energia per mantenere la carica delle due batterie veniva prelevata dal gruppo energetico principale che alimenta la motricità del mezzo stesso, abbassandone la capacità. Pertanto il beneficio che arriva da questa modifica sarà un minor consumo della batteria motrice e maggiore autonomia del mezzo stesso. I dati del risparmio energetico poi, che verranno conteggiato attraverso alcuni misuratori specifici, verranno confrontati con quelli precedenti a prima dell’installazione del pannello fotovoltaico per capire se estendere ulteriormente la superficie fotovoltaica. In questo modo il Green-Go Bus diventa laboratorio viaggiante per il risparmio energetico.

“Si tratta -spiega Giorgio Erbacci, amministratore delegato del Gruppo Viaggi Erbacci- di una grande novità per il Green-Go Bus e potenzialmente per l’intera nostra flotta”. “Questo è solo l’inizio della sperimentazione che i nostri ingegneri hanno progettato; le potenzialità infatti sono enormi per gli altri mezzi del gruppo. Da anni investiamo in questo senso, fermamente convinti che la mobilità di gruppo ma anche quella individuale ,debba andare verso la motricità elettrica. La tecnologia esiste, basta solo volerlo per trovare il modo di svecchiare il parco mezzi. Tutto questo per lasciare un mondo migliore alle future generazioni. Sono necessarie modifiche legislative ma la mobilità del futuro deve guardare all’ecologia. I mesi di lockdown, se da un lato hanno messo in ginocchio tantissime aziende, soprattutto quelle nel comparto del turismo, dall’altro hanno portato semi positivi. Il blocco dei mezzi a trazione ‘classica’ benzina o diesel, hanno consegnato un ambiente più pulito. È un insegnamento che, come imprenditori e istituzioni, abbiamo il dovere di recepire per un mondo migliore”.