Nel corso della seduta di mercoledì 11 novembre, il Consiglio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha approvato il nuovo Patto strategico per lo sviluppo economico e sociale. Il documento votato dall’assemblea è frutto di un percorso avviato in marzo, quale risposta alla crisi indotta dalla pandemia sanitaria: aggiorna e integra quanto previsto dal precedente patto strategico, alla luce delle mutate circostanze economico-sociali.

Il documento è condiviso non solo dai sindaci della Bassa Romagna, ma anche dalle associazioni di rappresentanza del mondo economico-produttivo, nonché dal mondo scolastico, dai collegi professionali, dai sindacati e dall’Ausl: è frutto di oltre 20 incontri e ha lo scopo di preservare la coesione economica e sociale della Bassa Romagna attraverso strategie d’azione e misure di sostegno.

Il Patto funge da supporto alle risorse economiche stanziate in questi mesi di crisi: da marzo 2020, nonostante le accresciute difficoltà di bilancio a causa del Covid, sono stati messi a disposizione delle imprese locali oltre 2 milioni di euro. “Siamo riusciti a farlo pur garantendo i servizi assistenziali e di welfare – hanno dichiarato i sindaci dell’Unione -, poiché come abbiamo sempre detto nessuno deve rimanere indietro, e dunque le categorie più fragili hanno avuto e continueranno ad avere massima priorità, come chiesto dai cittadini e come eticamente riteniamo doveroso”.

Particolare attenzione sarà riservata ai settori più colpiti, dalla ristorazione al commercio al dettaglio, passando per le imprese di servizio: sono ora in fase di stanziamento circa 300mila euro a fondo perduto, che si aggiungono alle misure messe in atto in questi mesi, sia per quanto riguarda gli aiuti diretti (consorzi Fidi, rinvio delle scadenze, esenzioni Cosap), sia per quanto riguarda la promozione del territorio: dal sostegno agli acquisti responsabili al progetto presentato alla Regione, insieme alle associazioni di categoria, per una ulteriore valorizzazione di tutte le reti di impresa.