Dopo il via libera per l’intervento sui passaggi pedonali protetti in alcune vie, Lapi, Mezzarisa, Ballardini, Campana e Max Emiliani, recentemente la Giunta di Palazzo Manfredi ha approvato il progetto per interventi di riqualificazione e messa in sicurezza dei marciapiedi di altre strade alberate per garantirne le condizioni di fruibilità in sicurezza e migliorarne la qualità.

Dai rilievi tecnici, effettuati dal personale del Settore Lavori Pubblici del Servizio manutenzione strade, per accertarsi dello stato manutentivo delle infrastrutture e dalle segnalazioni ricevute, anche attraverso l’App Comuni-Chiamo, si è infatti evidenziata la necessità di intervenire in diverse vie di Faenza; nelle vie Cantagalli e Morri, traverse di via Dal Pozzo, quindi nella zona a nord della città e in altre strade del Borgo Durbecco: Mattioli, Marri, Ballanti Graziani, Saviotti e Matteucci. In tutte le strade la riqualificazione interesserà l’intera lunghezza dei percorsi pedonali protetti, su entrambi i lati, compreso il rifacimento di alcune aiuole.

Lo stato di dissesto in cui versano alcuni marciapiedi è per lo più causato dai movimenti del terreno causati dalle radici che si allungano nel sottosuolo sollevando parti di asfalti cosa che determina fessurazioni all’interno delle quali l’acqua scende e deteriora i sottofondi. La cosa si aggrava nei periodi invernali quando l’acqua che si infiltra nelle fessurazioni poi, a causa delle basse temperature, gela provocando ulteriori micromovimenti che danneggiano ancor di più manti e sottofondi. 

Nello specifico i percorsi pedonali protetti nelle vie oggetto degli interventi, presentano situazioni di degrado di tipo superficiale, con disgregazioni o ‘sgranamenti’ dello strato di conglomerato bituminoso, ma anche buche e fessurazioni con alcuni tratti dissestati. Per questo motivo, in alcuni casi specifici la ditta che si aggiudicherà l’appalto dovrà rifare non solo il manto di usura ma ripristinare i sottofondi per recuperare la planarità dell’infrastruttura pedonale stessa.

L’intervento recentemente approvato avrà un costo di 150mila euro e verrà finanziato attraverso un mutuo sottoscritto con Cassa deposito e prestiti.