Il Comune di Bagnacavallo ha concesso la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre. Il relativo ordine del giorno è stato approvato all’unanimità nella seduta del Consiglio comunale di martedì 3 marzo.

Liliana Segre, con una mozione presentata nell’aula del Senato, ha proposto di istituire una commissione straordinaria «per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza» e anche per questo è stata oggetto, nell’ultimo periodo, di un numero sempre maggiore di minacce e offese, perpetrate perlopiù attraverso il web, tanto da indurre il Prefetto di Milano ad assegnarle una scorta per tutelare la sua incolumità.

Il Consiglio comunale di Bagnacavallo, accogliendo l’invito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a «non abbassare mai la guardia» e «non sottovalutare i tentativi che negano o vogliono riscrivere la storia contro l’evidenza, allo scopo di alimentare egoismi, interessi personali, discriminazioni e odio», nel concederle la cittadinanza onoraria ha espresso pieno sostegno e solidarietà alla senatrice a vita Liliana Segre.

Ha inoltre espresso piena condivisione sulla necessità di contrastare qualsiasi forma di intolleranza, razzismo e istigazione all’odio e alla violenza, con ogni strumento disponibile e la necessità, sempre più forte, di difendere e promuovere la conoscenza della storia del Novecento sostenendo iniziative, progetti formativi e percorsi didattici che rendano la memoria del passato attiva nel presente.

Conoscendo l’impossibilità, più volte espressa, della senatrice a partecipare a cerimonie ufficiali di consegna della cittadinanza onoraria e nell’eventualità quindi che non sia possibile prevedere tale cerimonia, l’atto di conferimento verrà trasmesso all’interessata insieme a un omaggio di Bagnacavallo.

Liliana Segre è nata a Milano in una famiglia italiana di origine ebraica il 10 settembre 1930, a soli 14 anni ha vissuto sulla propria pelle l’odio imperante nel proprio paese creatosi in seguito alla promulgazione delle Leggi Razziali, venendo arrestata, incarcerata e poi deportata nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, dove rimase prigioniera fino alla liberazione dello stesso avvenuta nel maggio del 1945.

È risultata una dei 25 bambini sopravvissuti alla terribile esperienza della deportazione sui 776 bambini italiani che vennero rinchiusi nei campi di concentramento.

Il 19 gennaio 2018, anno in cui ricorreva l’80° anniversario della promulgazione delle leggi razziali, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ai sensi dell’art. 59 della Costituzione, ha nominato senatrice a vita Liliana Segre «per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale».