“Questa mattina avrei dovuto riaprire Lo Ziggy Bar: il mio bar, la mia vita, la mia aspettativa folle di voler creare un punto di ritrovo per giovani e meno giovani…Ma, malgrado avessi annunciato una prossima riapertura, mi vedo costretto a comunicarvi che il bar non riaprirà fino a data e in un luogo da destinarsi” afferma Nicola, il titolare dello Ziggy Bar a Russi, che si trova nell’area del centro commerciale I Portici.

“Il centro commerciale, barricandosi dietro formalismi facilmente e ampiamente superabili, specialmente in questo periodo, non ha voluto trovare una soluzione legalmente valida e ha deciso (non decidendo), in maniera perentoria e incomprensibile, di non concedermi l’utilizzo dell’area verde adiacente il bar, onde permettermi di avere un numero decente di posti a sedere e rispettare così il distanziamento sociale previsto in questo difficile momento” continua Nicola.

“C’è da notare che senza l’area verde, il bar, rispettando tutte le regole attuali, avrebbe davvero pochissimi posti a sedere (il mio non è un bar di passaggio, ma dove la gente staziona) ed è oggettivamente impensabile lavorare con questi pochi posti: sarebbe una catastrofe economica… Quindi, se oggi non decidessi di chiudere io personalmente, sarebbe il fallimento tra qualche mese. Dopo 2 mesi e mezzo che il bar è chiuso, hanno deciso così: con questa assurda scelta, sono riusciti nell’intento di far chiudere un’attività di un ragazzo di 30 anni, che funzionava alla grande e che dà da lavorare a diversi ragazzi del territorio. Un bar che ripeto è la mia vita: costruito con idee, sudore, fatica mia, della mia famiglia e di tutte quelle persone, di tutti quei ragazzi che hanno lavorato qui” spiega il titolare dell’attività.

“Ma NO, non gliela daremo vinta, continuerò a combattere queste persone con tutti i miei mezzi e le mie forze, e anche se molto probabilmente non avrò più il bar qui, a breve lo Ziggy Bar risorgerà, da un’altra parte, ma riaprirà, con la voglia di fare, l’entusiasmo, le idee e la forza che ci hanno sempre contraddistinto” conclude Nicola.