Truffa aggravata e continuata, furto in abitazione, ricettazione e appropriazione indebita: questa è la sfilza di reati contestati  ad una 34enne marocchina illegalmente in Italia ai danni di un anziano del faentino. La vicenda è stata scoperta dai carabinieri di Faenza da un normale controllo automobilistico in città. La donna infatti era stata pizzicata contromano in una via del centro mentre transitava una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri della Compagnia di Faenza.  Controllata  dai militari, è emerso che la magrebina era destinataria di un decreto di espulsione al quale non aveva ottemperato, cosa per la quale è scattato l’arresto. I carabinieri  hanno però notato alcune stranezze. L’auto era intestata a un 76enne del faentino e la donna ha raccontato che il suo amico gliene aveva  concesso l’utilizzo. Vedendo la disparità di età e che la giovane donna era molto avvenente e non passava inosservata, i carabinieri hanno voluto approfondire la vicenda.
Dalla perquisizione degli effetti personali della conducente i militari hanno trovato nel portafogli tre assegni, intestati alla stessa donna, emessi dal proprietario dell’auto per un valore totale di oltre 30mila euro. A quel punto i sospetti sono aumentati. Mentre la donna è stata condotta in carcere per la violazione al decreto di espulsione, i militari del Radiomobile si sono messi al lavoro per capire in quale scenario si fosse sviluppata quella strana amicizia, così, nei giorni successivi, hanno convocato il 76enne.

L’uomo, separato da qualche anno, ha raccontato che un giorno, mentre si trovava su una panchina, era stato avvicinato da questa giovane donna, molto piacente. Dopo un po’ di conversazione la vicenda si è spostata su un altro piano e l’uomo ha invitato la 34enne nella sua abitazione. Successivamente i due si sono scambiati i rispettivi numeri telefonici e si sono iniziati a vedere con una certa regolarità. Nella testa dell’anziano era nata una storia d’amore corrisposta dalla giovane e bella marocchina. Questa ‘amicizia’ però ben presto, ha iniziato a presentare il conto al 76enne. La donna ha chiesto un piccolo prestito per risolvere un urgente problema economico, così le prime 600 euro sono finite nelle tasche della 34enne. Via via i problemi economici della donna sono diventati dell’uomo che, in totale, le ha elargito somme per oltre 3mila euro. A questi si sono aggiunti poi tre assegni per un totale di 31mila euro, oltre all’uso dell’auto. La donna, continuando poi a frequentare la casa dell’uomo, approfittando dello stato di solitudine, gli aveva sottratto, a sua insaputa, anche due assegni in bianco. Ravvisati una sfilza di reati, la donna è così stata denunciata anche per truffa aggravata e continuata, furto in abitazione, ricettazione e appropriazione indebita.