Milena Barzaglia e Savino Dalmonte, candidati della Romagna Faentina all’assemblea nazionale del Partito Democratico, chiamano elettrici ed elettori del Pd a raccolta a sostegno di Nicola Zingaretti, candidato alla segreteria nazionale.

Milena Barzaglia, nata a Faenza 43 anni fa, si divide fra Casola Valsenio – paese di origine – e Faenza. Da sempre interessata di politica, sin da giovanissima, ha militato nei Democratici di Sinistra, prima, e nel Partito Democratico sin dalla sua fondazione. Eletta consigliere comunale a Casola Valsenio, dal 2004 al 2014. Dal 2009 al 2014 ha ricoperto l’incarico di Assessore Comunale con delega ai Servizi sociali e sanitari, Pubblica istruzione, Bilancio e Politiche per la casa e alloggi ERP. In ambito professionale la sua attività è sempre stata rivolta al mondo delle piccole e medie imprese lavorando per una associazione di categoria. Sposata con Massimo, appassionata di tennis e di viaggi.

“Ho deciso di sostenere Nicola Zingaretti alla carica di Segretario Nazionale del Partito Democratico, per le capacità politiche e amministrative dimostrate, per l’entusiasmo che ha saputo generare, per la voglia di unire e dialogare, perché la sua proposta è l’unica che può rimettere in sintonia la nostra gente con i nostri valori, guardando al futuro con fiducia e ottimismo e allo stesso tempo sentendoci orgogliosi della nostra storia. Con Zingaretti il PD può tornare ad essere il motore trainante per la crescita del paese, occorre ridare fiducia.”

Savino Dalmonte, 44 anni, nato a Faenza, sposato con Daniela da 15 anni, 4 figli. Lavora in Regione Emilia-Romagna dal 2006, si è sempre occupato di welfare e di servizi alla persona.

“L’impegno personale, il servizio, l’organizzazione e il lavoro di squadra sono i miei punti fermi. Iscritto al PD fin dalla sua nascita, sono stato consigliere comunale (2000-2010) e segretario comunale (2009-2013)”.

Perché Nicola Zingaretti ?

“Più di tante parole conta quanto si realizzaE’ stato il primo che all’indomani della sconfitta elettorale del 2018 ha chiesto con forza un congresso per rifondare il nostro partito. Ha dimostrato che si può vincere anche quando il vento è contrario, mettendosi in sintonia con la comunità che oggi rappresenta. Ha dimostrato che l’unità si pratica tutti i giorni nelle scelte politiche e nella concretezza del lavoro nell’Amministrazione”.

Perché ancora il Partito Democratico?

“Si trasmette quello che si vive. Per una fase costituente che dia avvio ad una storia nuova. Per non disperdere il lavoro e la passione dei tanti volontari, iscritti, elettori e dirigenti che credono in questo partito. Per riavvicinarsi ai bisogni e alla vita reale delle persone avendo a cuore la crescita di questo Paese”.