“In passato avevamo posto l’attenzione all’ingresso del sottopasso di via Giovanni Fusconi, poiché lo ritenevamo, e lo riteniamo tuttora, poco sicuro al suo imbocco, in ambo le direzioni, soprattutto per i conducenti di mezzi pesanti che si trovano in transito saltuariamente sul nostro territorio.

A questo sottopasso aggiungiamo quello ubicato a Tagliata e quello situato a nord in zona Terme.

Già l’assessore di riferimento, aveva fornito informazioni relative a ciò che prevedeva il Nuovo Codice della Strada, approvato con Decreto Legislativo 30.04.1992, nr. 285 e successive modifiche.

Nella fattispecie esiste una specifica disciplina in materia dei “Dispositivi di segnalazione ostacoli” e “segnali complementari”; nel dettaglio, il Codice disciplina la materia agli artt. 118 e 175 del Regolamento al Codice della Strada (D.P.R. nr. 495 del 16 dicembre 1992 e successive modifiche). Ad esempio, con una altezza all’intradosso di 3,40 metri, il sottopasso posto sulla via G. Fusconi è opportunamente segnalato in quanto inferiore all’altezza di alcuni veicoli, come definita dall’articolo 61 del medesimo Nuovo Codice della Strada.

Inoltre, ci veniva riferito che al fine di mantenere una misura di sicurezza, l’altezza massima consentita al transito era stata limitata a 2,80 metri e quindi si era provveduto a segnalare tale regolamentazione mediante il posizionamento di tutti i segnali necessari dettati dalla normativa con particolare riferimento all’articolo 118 del Regolamento al Nuovo Codice della Strada ovvero i relativi segnali “Transito vietato ai veicoli aventi altezza superiore a 2,80 metri” erano, e sono, presenti su tutte le strade che portano al sottopasso (c.d. preavvisi), all’ingresso del sottopasso e altresì sulla trave del sottopasso, vi è discretamente visibile (anche se un po’ scolorita) una segnaletica a strisce bianche e nere prevista dall’articolo 175 del Nuovo Codice anzidetto.

Anni fa, al fine di evitare gli ingressi dei mezzi con altezza superiore a 2,8 m., negli ingressi, ad esempio di via Fusconi, erano stati posizionati 2 portali in ferro dotati di pannelli con catene (non obbligatori ma consentiti) che col tempo sono stati, secondo noi erroneamente, eliminati ovunque.

Gli scriventi Consiglieri Comunali, ritengono che per una ulteriore e maggiore sicurezza, codeste catenelle in metallo con i relativi pannelli in alluminio, andrebbero assolutamente ripristinati in quanto sarebbero propedeutici ad arrestare eventuali tentativi di oltrepassamento dell’ostacolo da parte di alcuni mezzi; un esempio eclatante che possiamo citare, riguarda il blocco di una corriera turistica di nazionalità austriaca trasportante bambini che, nell’estate scorsa avrebbe potuto evitare di andarsi ad incagliare, se fosse stato presente il citato sistema dei pannelli con catene, sebbene codesto sottopasso sia segnalato regolarmente con quanto previsto dal Codice della Strada italiano.

Ovviamente, qualora si procedesse alla collocazione di essi, almeno per il periodo di maggiore affluenza turistica, (da aprile/maggio a settembre/ottobre), bisognerebbe provvedere ad una adeguata manutenzione, sicuramente a basso costo, per evitare il pericolo dato dagli stessi pannelli che, potrebbero staccarsi (ad esempio in caso di condizioni meteo particolarmente avverse) con conseguente rottura delle catene che andrebbero pericolosamente così a penzolare.

Alla luce di quanto descritto 

C H I E D I A M O

  1. perché la Giunta non si adopera a ripristinare tale sistema nei 3 (tre) sottopassi citati? (Facciamo presente che in quello di via Claudio Galeno sono esistenti solo due pannelli nell’ingresso ovest)
  2. In particolare, anche se i sottopassaggi in elenco rispettono le normative previste dal Nuovo Codice della Strada nazionale, non si ritiene valido codesta idea al fine di aumentare il grado di sicurezza sebbene essi, ribadiamo, non siano obbligatori per la legge italiana?
  3. In relazione al punto di cui sopra, si ipotizza un esborso esoso per la eventuale creazione e la collocazione di codesti pannelli in alluminio con catene in ferro o altro materiale antiruggine? “

I Consiglieri Comunali: Gianluca Salomoni e Monica Garoia