Sulla questione dello slittamento dei lavori sui ponti di via Baiona è bastato depositare un question time al sindaco di Ravenna per ottenere, nel giro di poche ore, la reazione della ditta esecutrice che si è precipitata a dichiarare agli organi di stampa che “mentre Il ponte più prossimo a Porto Corsini potrebbe essere riaperto anche tra un paio di settimane la situazione del secondo ponte – quello all’altezza della centrale Enel – è diversa poiché a causa di MAREE ANOMALE rispetto agli anni passati, il personale incaricato non è riuscito a lavorare con regolarità alla parte sottostante del manufatto, allungando così i tempi di chiusura del cantiere ed in conseguenza di ciò la riapertura della Baiona, a detta della ditta stessa,  potrebbe slittare “di poco rispetto alle previsioni di marzo 2022, ma un pochino di tempo in più forse servirà, se non muteranno le condizioni”.

Ebbene, posto che quanto meno questa volta il rallentamento (quando non il fermo) del cantiere non è stato negato (come fatto invece a novembre) la questione delle maree anomale è una favola che davvero non andava raccontata, essendo priva di qualsiasi fondamento, spiace però che l’assessore l’abbia addirittura ripresa e riproposta pari pari oggi in occasione della risposta fornitami in consiglio comunale.
Il perché è semplice da dimostrare, anche senza chiedere il consulto di un esperto (cosa che mi sono premurato di fare) ma solo andando a consultare il sito dell’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, dove vengono rilevati TUTTI i dati delle maree e dove si trovano gli archivi storici delle stesse.
Ebbene, mettendo a confronto i dati degli ultimi tre anni si rileva in maniera inequivocabile come non vi siano differenze significative nell’andamento delle maree nel periodo autunnale (come in realtà non vi sono nei dati degli ultimi 10 anni) come facilmente rilevabile dal grafico che riporto in calce e da cui è facilmente rilevabile come l’autunno del 2019 quello del 2020 e quello del 2021 riportino andamenti assolutamente sovrapponibili.
Non si può perciò affermare che nel periodo da ottobre ad oggi vi siano state “maree anomale”, e  anche se come tali (semplificando eccessivamente ed erroneamente) si intendessero i picchi rilevati (peraltro come detto con andamento assolutamente sovrapponibile a quello degli anni passati) allora da amministratori e da buoni padri di famiglia, ci si dovrebbe chiedere il perché non si siano analizzati tali andamenti PRIMA di iniziare i lavori, essendo dati pubblici e facili da reperire, in maniera da organizzare il cantiere tenendo conto di tale fenomeno, assolutamente previsto e prevedibile.
In conclusione, augurandoci comunque che i lavori terminino per il 31/3 o comunque il prima possibile, per il bene da quella parte di cittadinanza già oltremodo penalizzata (e mai ristorata) dai disagi creati, rimane il fatto che resta inaccettabile che i controlli sulla regolarità dei lavori debbano essere posti in atto, per l’ennesima volta, NON da organi preposti da questa amministrazione, dall’assessore o da suoi emissari, ma da un consigliere comunale di opposizione.