“Le accuse del vicesindaco con delega alla sicurezza alle legittime critiche delle opposizioni, sono vergognose, posto che per quanto riguarda Fratelli d’Italia mai è stato utilizzato il tema sicurezza in modo “strumentale, ogni volta che si vogliono cavalcare paure e disagi”, e appare surreale accusare l’opposizione di parlare “senza dati, senza analisi, senza consapevolezza”
Dire che Ravenna “è una città in cui si può vivere e circolare serenamente”è un’affermazione irreale, un’isola che non c’è.
Le cronache parlano di furti, violenze, rapine, danneggiamenti ogni giorno. Le denunce, in aumento rispetto all’anno scorso, non rispecchiano la realtà in cui i ravennati sono costretti a sopravvivere in una città che è all’8 posto in graduatoria nazionale per le violenze sessuali, al 7 posto per omicidi colposi, al 12 posto per lesioni, al 5 per furti in abitazione, con un aumento impressionante di furti che diventano rapine.
E si tratta solo di dati parziali, perché è noto a tutti che troppo spesso i cittadini non sporgono più denuncia, sfiduciati da troppi fattori sui quali per il momento soprassediamo, mentre sempre più numerose sono le segnalazioni che arrivano sulle chat di vicinato, che solo nel mese di giugno a Ravenna, forese e lidi hanno raccolto la bellezza di ben 60 messaggi, tra furti in abitazione, biciclette, auto, danneggiamenti, lesioni, rapine, disturbo sugli autobus ecc.
Non è percezione di insicurezza, affermazione ormai divenuta mantra fino a sfociare nel ridicolo, non è allarmismo e non sono episodi sporadici.
Questa è Ravenna, una città insicura, innegabilmente più insicura che in passato: una realtà con la quale i ravennati fanno i conti tutti i giorni, accanto al degrado che avanza imperante.
Evidentemente noi ravennati e Fusignani abitiamo in due città diverse: la nostra è, purtroppo, quella in cui criminalità e degrado quotidiano appaiono in inesorabile aumento, quella del vicesindaco è, invece, sicurezza, serenità, quella di poter percorrere in bicicletta serenamente e a tutte le ore del giorno e della notte tutti i quartieri.
Welcome in Ravenna insicura!
Non parliamo poi del progetto di creare un’unità cinofila a Ravenna, utilizzando, in maniera a dir poco discutibile, contributi della Regione, l’ennesima facciata di un’amministrazione atta a mascherare le gravi carenze di progetti e di una vera visione in materia di sicurezza. Un progetto che intende utilizzare 70.700,00 euro di soldi pubblici per l’acquisto, il mantenimento e l’addestramento di un cane, di un agente da addestrare, un’auto attrezzata- per inciso preventivata in euro 50.000,00 – per le operazioni contro lo spaccio, da utilizzare nei parchi, nei plessi solari: sintesi perfetta della totale mancanza di visione di questa amministrazione.
Come si può pensare che con un solo cane antidroga si possano vigilare quotidianamente e contemporaneamente, parchi pubblici, scuole, stazione ferroviaria ect.?
Depositeremo nei prossimi giorni un’interrogazione affinché questa amministrazione dia risposte sulle scelte che hanno a che fare con questo progetto.
Una convenzione con le associazioni zoofile e di addestramento cani per operazioni di polizia, come accade ad esempio nel Comune di Forlì tramite la Polizia Locale, che non solo avrebbe un costo assai inferiore, ma garantirebbe l’utilizzo di almeno una decina di cani, addestrati, alimentati, curati ed assistiti con polizze assicurative a carico delle stesse associazioni!
Riteniamo che, il 90% di contributi regionali possano essere impiegati in progetti molto più utili quali l’assunzione di personale civile nella Polizia Locale, per i compiti di segreteria, di back office, di risposta a telefonate informative ecc, potendo dedicare più agenti sulle strade in collaborazione con le forze dell’ordine per contrastare e garantire quella sicurezza che è un diritto di ogni ravennate!
Queste sarebbero risposte concrete e realizzabili e non di mera facciata, perché è di idee innovative in materia di sicurezza e al servizio dei cittadini che ha bisogno Ravenna, una città in cui non si vive serenamente e si resiste non “grazie” ma “malgrado” questa amministrazione e questo vicesindaco, inspiegabilmente riconfermato in un ruolo che non gli appartiene.”
I Consiglieri di Fratelli D’Italia
Nicola Grandi
Patrizia Zaffagnini