La fase congressuale del Partito Democratico sta entrando sempre più nel vivo e il comitato provinciale a sostegno di Elly Schlein testimonia un crescente dinamismo e interesse che si sta raccogliendo attorno alla sua candidatura. Interesse che si è ampiamente manifestato anche domenica 12 febbraio, quando quasi trecento persone sono state accolte nella sala conferenze del Grand Hotel Mattei di Ravenna.

L’iniziativa ravennate è stata introdotta, in rappresentanza del Comitato Provinciale a sostegno di Elly Schlein, da Andrea Sangiorgi, assessore del Comune di Conselice, che così si è espresso: «Dobbiamo riportare il Partito Democratico in sintonia con il paese, in particolare con quella parte che non ce la fa e con quei tanti che a ogni tornata elettorale restano sempre di più a casa in attesa di una sinistra che ritorni a essere più determinata e più coraggiosa. Un partito che non offra posti, semmai un posto nuovo dove sentirci tutte e tutti a casa. Questa è l’essenza dell’entusiamo che c’è dietro al nostro progetto: costruiamo questa casa politica per i giovani che chiedono più coraggio, per le donne che chiedono parità di genere, per i lavoratori che chiedono più diritti e più tutele e per tutti quelli che credono sia possibile un paese più giusto e più equo, e che ci sia ancora spazio per una forza di sinistra della speranza e del cambiamento.»

«È ora che la sinistra ritrovi il suo senso e il suo posto – ha detto ieri Vasco Errani (ex senatore nelle fila del PD, già presidente della Regione Emilia-Romagna e rappresentate di Articolo Uno, movimento democratico e proggressita) –. C’è bisogno di un cambiamento, vero e autentico. C’è bisogno di non rinunciare. Ci sono tanti uomini e donne, ragazzi e ragazze che sentono il bisogno della politica e non la incontrano. Questo è il nostro compito: ricongiungere la sinistra con il suo popolo, ridargli senso, identità e valore. Io il 26 febbraio andrò a votare e voterò per Elly. Non perché non stimi gli altri candidati, ma per una ragione di fondo. Di che cosa abbiamo bisogno: abbiamo bisogno di un PD che apra porte e finestre, che investa su forze nuove che sono fuori. Bisogna avere il coraggio di mettersi in discussione. Abbiamo bisogno che quei ragazzi e quelle ragazze tornino a credere in un progetto alternativo, e per farlo bisogna avere credibilità. Da questo punto di vista è indiscutibile che Elly sia in grado di aprire queste porte e parlare con queste forze. Questo è il valore aggiunto più importante per tutti noi.»

«Dobbiamo ritrovare il coraggio di operare un cambiamento profondo – ha affermato Elly Schlein –, che sia un cambiamento nel metodo, un cambiamento della classe dirigente, e un cambiamento che produca una visione politica chiara. Per questo io vi chiedo di aiutarci, perché o è una mobilitazione collettiva a produrre questo cambiamento oppure non si produrrà: ognuno di noi dovrà uscire di qui sentendo addosso un pezzo della responsabilità di fare questo cambiamento, di agirlo nella società, di tornare nei luoghi del conflitto e della marginalità. Ci vorrà tempo, e non ci basteranno queste due settimane di congresso, non illudiamoci. Ci serve un tempo più lungo, perché dobbiamo ricostruire una cultura politica che è mancata, ritrovare il modo di essere una comunità politica che elabora insieme e che fa una cosa in più e non si rivolga agli iscritti solo quando c’è da fare volantinaggio o campagna elettorale, ma li consulti su alcune scelte fondamentali e sui temi. Anche sulle alleanze. Ci renderà più forti puntare sulla democrazia che abbiamo nel nome anche nella pratica interna. Abbiamo un sacco di saperi e competenze e di buone pratiche da valorizzare di amministratrici, da valorizzare e mettere in rete perché diventino patrimonio condiviso di una linea politica nazionale che ci contraddistingua.»