Anche a Bologna i giornalisti hanno protestato contro le ingiustizie che penalizzano la categoria, con un presidio in piazza Maggiore, organizzato dall’Aser, il sindacato regionale, al quale hanno partecipato il presidente della Fnsi Beppe Giulietti e alcuni precari che durante lo svolgimento del loro lavoro sono stati insultati e minacciati.

“Oggi – dice l’Aser – molte notizie sono scritte e diffuse grazie al lavoro di migliaia di collaboratori che reclamano il diritto all’equo compenso e che invece vengono pagati 2 o 3 euro per pezzi che richiedono ore di lavoro.

Meno di qualsiasi lavoratore della gig economy. L’Inpgi, la cassa di previdenza dei giornalisti, ha i conti in profondo rosso perché i governi che si sono succeduti negli anni hanno preferito scaricare sull’istituto i costi delle ristrutturazioni aziendali. Hanno cioè tolto ai poveri, i lavoratori dipendenti, per dare ai ricchi, ciè per permettere agli imprenditori di macinare profitti a spese degli altri”.
(Fonte ANSA)