“Ci teniamo a ribadire che il M5S rimane coerentemente, convintamente e profondamente contrario a queste urbanizzazioni; preferiremmo di gran lunga che l’orto di Villa Ghilana rimanesse così com’è, senza essere sostituito da qualche villetta di lusso.”

Il dibattito attorno all’urbanizzazione della Ghilana si arricchisce della presa di posizione del Movimento 5 Stelle, l’anno scorso contrario al progetto, fra le file dell’opposizione, e oggi ancora fortemente critico, sebbene entrato in maggioranza

“Il M5S Faenza, fin dalla sua nascita ed ancora prima come Meetup amici di Beppe Grillo, ha sempre ritenuto la salvaguardia ambientale e la tutela del territorio uno dei suoi valori cardine e fondanti.

È anche e soprattutto merito del Movimento se queste tematiche sono finalmente salite al centro del dibattito politico e sociale del nostro Paese.

In questi anni non si contano le prese di posizione in questo senso, fuori e dentro le aule consiliari le nostre azioni, spesso solitarie, ed i nostri programmi hanno sempre parlato chiaro.

Come la battaglia contro la cementificazione ed a favore del consumo di suolo zero, che ci ha visto tante volte in prima linea a fianco delle associazioni ambientaliste; l’ultima non più di un anno fa, contro le “manifestazioni d’interesse” per nuove urbanizzazioni sul territorio faentino (poi purtroppo approvate a maggioranza dallo scorso consiglio comunale).

Ora, come si temeva, alcune di quelle concessioni urbanistiche, come quella dell’area di Villa Ghilana, sono tornate d’attualità perché portate avanti dai proponenti” sottolineano gli esponenti faentini del movimento.

“Siamo anche noi ben consapevoli che si tratta di errori passati e che tornare indietro su questa autorizzazione sarebbe praticamente impossibile, anche per questioni legali.

Dobbiamo, quindi, spingere il più possibile perché l’amministrazione garantisca non solo la corresponsione degli oneri di urbanizzazione più alti possibili, ma anche che le opere da realizzare a fronte delle concessioni, le cosiddette compensazioni, non siano solo quelle indicate nelle delibere, ma le più incisive, importanti e congrue possibili, con una progettualità chiara che possa garantire davvero l’interesse pubblico” sottolinea il Movimento.

“Pretendiamo, soprattutto, che questa debba essere l’occasione per dimostrare con i fatti e con dichiarazioni indubbie il cambio di marcia che questa nuova amministrazione intende mettere in atto su questi temi, come enunciato nei programmi elettorali.

Il famoso “nuovo inizio” che ci ha convinto ad imbarcarci in questa difficile ma stimolante avventura all’interno della coalizione di maggioranza” incalzano i 5 Stelle.

“La nostra forza politica, come già hanno fatto le associazioni ambientaliste e Faenza Coraggiosa (siamo certi che il loro Assessore di riferimento Ortolani, direttamente interessato, si spenderà in tal senso) chiede a gran voce che questo approccio obsoleto ed antistorico debba essere relegato al passato.

L’impegno deve essere chiaro: basta concepire la residenzialità faentina in termini di consumo di nuovo territorio e di allargamento del perimetro della città, dobbiamo focalizzare tutti gli sforzi sulla riqualificazione territoriale e sulla rigenerazione urbana dell’esistente e del costruito (anche a proprietà pubblica ed anche in tema di efficientamento energetico, ancor di più ora con i benefici dell’ecobonus del 110%).

Basta valutare nuove urbanizzazioni che non servono, acceleriamo piuttosto i tempi per l’avvio del percorso partecipativo sul Piano Urbanistico Generale (PUG) e del Piano di Azioni per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), predisponiamo l’Albo degli immobili resi disponibili per la rigenerazione urbana e mappiamo gli alloggi e gli appartamenti vuoti e sfitti che nel nostro territorio non mancano di certo (circa 3800 a Faenza)”

In conclusione i pentastellati tornano a chiedere un segnale all’amministrazione comunale: “Il cambio di passo in tema di consumo di suolo e nuove urbanizzazioni, di salvaguardia ambientale e tutela del territorio, deve essere uno dei maggiori traini di questo “nuovo inizio””