Questa sera si terrà il secondo dei quattro incontri, organizzati dall’assessorato alle Politiche giovanili in collaborazione con l’Ausl della Romagna, il Consultorio giovani e il Sert, per favorire il confronto tra genitori, insegnanti ed educatori su come prestare ascolto alle esigenze e ai pensieri dei ragazzi, come riconoscere segnali di pericolo e devianza, come favorire la loro autonomia e responsabilità senza mai lasciarli soli davanti ai problemi, intervenendo in modo adeguato nelle situazioni più critiche.

Alle 18 nell’Istituto tecnico industriale statale “Nullo Baldini” in via Guglielmo Marconi, 2 si parlerà di “inDipendenze: genitori e figli a confronto nella lotta alle droghe” e vedrà la partecipazione di diverse figure: Angela Iantosca, giornalista e scrittrice, autrice, tra gli altri, del saggio-inchiesta “Una sottile linea bianca – dalle piazze di spaccio alla comunità di San Patrignano” (Perrone – 2018) che farà un quadro da un punto di vista tecnico e giornalistico sulle droghe. Quali, quante, da dove arrivano, cosa c’è al loro interno, le nuove sostanze psicoattive, le piazze di spaccio reali e virtuali, le leggi, l’uso tra i ragazzi con dati sul consumo. La Iantosca introdurrà il tema delle comunità di recupero, accennando alla sua esperienza/incontro con San Patrignano, per poi dare spazio alle storie.

All’incontro parteciperanno uno o due genitori dell’Associazione nazionale genitori lotta alla droga (Anglad) sezione Rimini-Cesena che hanno i figli in comunità. Racconteranno la loro esperienza, facendo comprendere quanto sia fondamentale il ruolo della famiglia, come le responsabilità siano condivise, sia nel bene che nel male. Spiegheranno, infatti, ai presenti che, mentre il ragazzo è in comunità, all’esterno anche il genitore può frequentare l’associazione di riferimento per compiere un percorso di crescita interiore e per essere pronto un giorno ad accogliere il figlio ‘nuovo’.

Presenti anche ragazzi che hanno completato la comunità e che racconteranno l’esperienza dal loro punto di vista: criticità, difficoltà relazionali, motivazioni, ingresso in comunità, ritorno alla vita e prospettive future all’indomani dell’uscita.