Questa mattina verso l’ora di pranzo alcuni volontari Enpa sono andati a effettuare un sopralluogo in seguito alla segnalazione ricevuta alcuni giorni fa sulla presenza di una mamma gatta con cuccioli in una zona riparata tra le scuole pubbliche ed il circolo tennistico.
Arrivati sul posto hanno individuato i piccoli e hanno sentito un lamentio provenire dal vicino bar del circolo nei pressi di un container; per terra, una scena straziante, un cucciolo nel giocare si era infilato all’interno di una rete da mini tennis e nel cercare di divincolarsi si stava strozzando con i fili della rete. Più si divincolava e più i fili si serravano attorno al collo. Il gattino era esposto al sole con la lingua fuori e sembrava morto. “Siamo corsi a prendere un paio di forbici dal bar del circolo – raccontano i volontari – lo abbiamo girato e abbiamo iniziato a districare i fili che lo avvolgevano fino all’addome. Il respiro c’era ma il gattino non mostrava segni vitali, poi man a mano che i fili sono stati tagliati si è lentamente ripreso, mordendo anche uno dei nostri volontari”. “Lo abbiamo immediatamente ricoverato in infermeria dove è stato sottoposto a una prima visita veterinaria e reidratato”.
Questo è un cucciolo nato da una gatta selvatica o abbandonata che nessuno ha sterilizzato e che nei mesi di lockdown ha scelto come luogo sicuro per il parto un deposito riparato dietro al circolo. Poco distante vi è una colonia regolarmente censita da cui probabilmente la gatta andava a nutrirsi. In questi giorni dovremo andare a catturare tutta la famiglia per impedire che tra alcuni mesi questi cuccioli alimentino ulteriormente il fenomeno del randagismo.
Ci vorrà un volontario che si prenda cura di loro perchè molto selvatici e servirà tempo per addomesticarli e darli in adozione.