Sui lavori di escavo del termina crociere di Porto Corsini è intervenuto questa mattina Stefano Gardini Presidente del Comitato Cittadino di Marina di Ravenna per chiedere chiarimenti rispetto alle operazioni che sta compiendo la draga, che secondo Gardini “scarica i materiali di risulta nei pressi della diga di Marina di Ravenna (diga sud) guarda caso nell’area destinata alla vecchia ‘cassa di colmata’ del progetto di approfondimento dei fondali”.
“Si tratta di una cassa di colmata ‘occulta’? Occulta perché rimane sotto il livello del mare, ma che comunque spande i suoi danni sulle attività turistiche locali?” Si chiede Gardini.
“Pescatori in fuga, passeggiate sulle dighe ridotte, stabilimenti balneari in apnea per un mare pieno di alghe e con la balneabilità praticamente compromessa. Siamo proprio sicuri che i lavori di escavo siano estranei a questa situazione? Siamo proprio sicuri che la chiusura della diga foranea sud al transito non serva proprio e rendere meno visibile questo scempio? Siamo proprio sicuri che si debba sempre sottostare alle esigenze di una portualità sempre più ‘matrigna’ e sempre meno ‘mamma’?
Personalmente e come me tutto il Comitato Cittadino che rappresento uniti a moltissimi cittadini sia di Marina di Ravenna che dei Lidi Nord – conclude Gardini – non possiamo davvero più accettare autorità dispotiche e arroganti, che dispongono dei territori secondo le loro volontà ed esigenze senza che la popolazione ne venga nemmeno informata. La casistica è ormai innumerevole e la misura colma. I cittadini delle località si organizzeranno per riappropriarsi dei propri territori di competenza, con azioni politiche, amministrative, legali e di mobilitazione pubblica. Dalle nostre bocche un solo grido: ADESSO BASTA!”